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20-22 novembre 2014

Fiera Bolzano lancia ufficialmente l'edizione 2014 di Interpoma

La conferenza stampa "Alto Adige, un'agricoltura unica che unisce tradizione e innovazione", organizzata ieri 2 ottobre 2013 a Bologna, è stata l'occasione per parlare dei prossimi appuntamenti fieristici in programma presso i padiglioni di Fiera Bolzano e, soprattutto, del perfetto mix di solide tradizioni culturali, regole amministrative e promozione turistica che permette all'agricoltura altoatesina e ai suoi prodotti di essere conosciuti in tutto il mondo.

Con Reinhold Marsoner, direttore di Fiera Bolzano, e Massimo Tagliavini (insieme nella foto sotto), ordinario di Coltivazioni arboree e preside della Facoltà di Scienze e tecnologie della Libera università di Bolzano, FreshPlaza ha fatto il punto in particolare su Interpoma (in programma dal 20 al 22 novembre 2014), evidenziando gli aspetti salienti di un modo di "fare agricoltura" che è preso ad esempio in molte parti d'Italia e non solo.


Stefano Tagliavini, a sinistra, e Reinhold Marsoner.

"Una fiera forse unica al mondo, interamente dedicata a un solo frutto, che dimostra come la specializzazione e l'eccellenza di un territorio siano le basi perfette per creare una manifestazione fieristica di successo" afferma il direttore Marsoner.

E i numeri gli danno ragione: l'edizione 2012 è stata capace di richiamare 16.017 visitatori, operatori del settore, provenienti da 61 paesi con un incremento del 13,5% rispetto al 2010 e 374 aziende espositrici di 17 nazioni. Insomma, Interpoma e il Trentino Alto Adige - regione in cui si produce il 15% di tutte le mele europee - si confermano sempre di più come il punto di riferimento per il mondo che ruota attorno alla melicoltura.

"Interpoma - continua Marsoner - rappresenta una fiera di prodotti e servizi ma anche un momento di discussione e scambio di know-how tra operatori provenienti da tutto il mondo, che qui discutono le strategie dell'intero comparto. In particolare, la manifestazione si occupa di diffondere le tecnologie innovative relative a produzione, lavorazione, conservazione e commercializzazione."


Un momento dell'inaugurazione ufficiale dell'edizione 2012.

"L'anno scorso abbiamo organizzato visite guidate agli impianti melicoli e alle cooperative del territorio che hanno riscosso molto successo e che riproporremo anche nel 2014. Come tornerà anche il congresso di caratura internazionale - "La Mela nel Mondo" - che affronterà temi di grande attualità e strategici per il settore, con particolare interesse per le tendenze mondiali nella coltivazione e commercializzazione della mela", conclude Reinhold Marsoner.

Non bastano le grandi rese produttive (in media 60 ton/ha), il clima favorevole con tante ore di luce e forti escursioni termiche che favoriscono la colorazione e la croccantezza delle mele. Secondo il professor Tagliavini, nel comitato scientifico di Interpoma, l'agricoltura nelle valli alpine dell'Alto Adige si avvantaggia di alcuni importanti elementi strutturali.

"Innanzitutto lepolitiche locali, che hanno consentito di mantenere un'elevata concentrazione della popolazione nelle campagne e nella montagna. Peculiarità dell'Alto Adige è l'istituto del maso chiuso che, impedendo la frammentazione delle imprese agricole, ne consente la sopravvivenza, perché garantisce un reddito adeguato agli addetti. Nella provincia di Bolzano, negli ultimi dieci anni, sono state pochissime le aziende che hanno abbandonato l'agricoltura, lo dimostra il fatto che le superfici coltivate sono sempre le stesse."



"Un secondo aspetto determinante è la cooperazione: nel caso delle mele, sono due le cooperative di secondo livello, che si occupano di commercializzare più di 1 milione di tonnellate di prodotto, il che ha permesso di realizzare investimenti strutturali all'avanguardia, come i macchinari per la selezione delle mele e le celle per la loro conservazione. Ora si sta diffondendo anche il maschinenring, la messa in comune di macchine e strumentazioni agricole."

Altro elemento di successo indicato da Tagliavini è il binomio tra agricoltura e turismo: si parla di circa 30 milioni di pernottamenti all'anno in Alto Adige, di cui un 12% negli agriturismi. "L'agricoltore gode di uno status sociale elevato, che crea stima e autostima: il presidente della Provincia è agronomo, così come il sindaco di Bolzano."

"Nel caso della produzione di mele - conclude Tagliavini - funziona bene un network di attività, servizi e informazione costituito da: un consorzio valutazione delle varietà prima della loro introduzione; un consorzio locale di vivaisti; un unico servizio di consulenza tecnica; un centro provinciale di sperimentazione agraria; un sistema di vendita e marketing concentrato; una solida organizzazione sindacale e una solida formazione tecnica nelle scuole agrarie e, da alcuni anni, anche presso l'Università."