
"L'efficientamento, peraltro, consente di accedere ai Certificati bianchi - anche noti come Titoli di efficienza energetica - titoli negoziabili che attestano il conseguimento di risparmi energetici e che prevedono incentivi per ogni kilowatt risparmiato e non, come nel caso del fotovoltaico, per i kilowatt prodotti."
La dichiarazione di Magnani arriva all'annuncio della conclusione del grande impianto fotovoltaico (nella foto sotto) collocato sui tetti dello stabilimento di lavorazione della cooperativa Apofruit ad Altedo, in provincia di Bologna.

Tra gli otto impianti fotovoltaici realizzati fino ad oggi dalla cooperativa ortofrutticola nei propri siti produttivi, quello di Altedo è il più potente (vale 1 megawatt) e ha permesso la rimozione di 25.000 metri quadri di amianto. Il sito di Altedo è strategico per l'azienda: specializzato nella lavorazione di patate, cipolle, asparagi e pere, impiega 150 persone.
Il percorso sostenibile di Apofruit non si ferma qui. Sempre attraverso Apo Energia - la joint venture paritetica tra Apofruit e Opera Energia (OPEN) che si propone di sviluppare l'adozione di tecniche di produzione energetica alternativa realizzando impianti fotovoltaici nelle strutture del Gruppo - a ottobre aprono altri tre cantieri su altrettanti stabilimenti produttivi della cooperativa: a San Matteo della Decima e a San Pietro Capofiume - entrambi in provincia di Bologna - e a Piangipane, in provincia di Ravenna. Presumibilmente completati entro dicembre 2013, interesseranno la bonifica di altri 9.000 metri quadrati di amianto e l'istallazione di impianti fotovoltaici per 0,6 megawatt. Entro il 2014, infine, Apofruit ha in progetto di risanare tutti i tetti degli stabilimenti la cui copertura presenta componenti in amianto.
"In questo modo - osserva il direttore operativo - arriveremo a una potenzialità di circa 6 megawatt, ossia 7 milioni e mezzo di kilowatt all’anno, il 30% del fabbisogno annuale di Apofruit, che per la propria attività si caratterizza come grande consumatore di energia. In definitiva, quello che è stato un problema, ossia la presenza di amianto sui tetti, si è trasformato in una opportunità. Ora si può contare su strutture risanate e più efficienti, oltreché su un notevole potenziale di energia pulita."
"Nel futuro - conclude Claudio Magnani - come azienda intendiamo approfondire le tematiche di efficienza energetica condividendole anche con la rete di nostri partner."