Si tratta di un "pannello olografico" applicabile come un foglio di carta su qualsiasi superficie trasparente. L'immagine visibile sul pannello è proiettata da un dispositivo collocato alle spalle dello stesso. Un sensore collocato sul lato superiore del pannello registra i movimenti dell'utente e risponde attivando un programma software che modifica l'immagine proiettata, fornendo ulteriori dati e informazioni (video, foto, testi, musiche) relative all'area del pannello che l'utente ha "attivato" con il suo movimento.
Lo stesso principio può essere tradotto mediante applicazioni "totem" con tecnologia "touch screen". Le soluzioni presentate in fiera sono state sviluppate in collaborazione con le ditte MelaZeta e CorePixx di Modena.
Come spiegano i responsabili CSO: "In un contesto sempre più "bidirezionale" nella fruizione delle informazioni da parte delle nuove generazioni, presentare l'ortofrutta attraverso queste nuove modalità "interattive" potrebbe contribuire a riavvicinare un pubblico spesso poco informato e/o interessato nei confronti di frutta e ortaggi."

Alessandra Ravaioli e Luca Mari presso lo stand CSO a Macfrut. Dietro di loro, il pannello olografico.
Feedback positivi sulle nuove proposte hi-tech sono stati manifestati anche da alcuni responsabili delle catene Coop e Conad: "Ogni idea che vada nella direzione di una maggiore interazione con il consumatore, in particolar modo quello più giovane, ci trova interessati. L'ortofrutta ha bisogno di reinventarsi se vuole sopravvivere al mutamento delle abitudini di acquisto."