Agricoltura: accordo con Parlamento per varo riforma Pac
"Finalmente abbiamo la riforma della Politica agricola comune", ha commentato il presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro (in foto). "Sono soddisfatto in quanto il Parlamento europeo, con i suoi poteri di codecisione ha potuto modificare un accordo dei capi di Stato e di Governo."
L'accordo riguarda infatti gli ultimi punti negoziali sulla riforma della Pac che erano rimasti in sospeso rispetto all'accordo politico raggiunto il 26 giugno scorso, perché rientravano nel Quadro finanziario europeo 2014-2020 deciso a febbraio dal vertice UE.
Ora tutti gli argomenti relativi alla riforma della Pac sono stati oggetto della codecisione tra Parlamento e Consiglio UE. Lunedì 30 settembre la Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo voterà tutti i dossier che riguardano la riforma della Pac. L'imprimatur verrà dato nelle settimane successive dall'Assemblea plenaria a Strasburgo.
"In base all'accordo concluso - ha sottolineato De Castro - per la prima volta la riduzione degli aiuti più elevati che la UE versa agli agricoltori a favore di chi riceve di meno, diventa obbligatoria ed entra nel testo della legislazione europea sulla Pac. La riduzione sarà del 5% oltre i 150.000 euro di pagamenti diretti ai produttori. Potrà essere evitata se la Stato interessato ridistribuirà ai piccoli agricoltori il 5% dell'ammontare per il proprio Paese. Salirà inoltre all'85% il finanziamento della UE per le misure di sviluppo rurale nelle aree meno sviluppate. Infine, il Parlamento europeo avrà potere decisionale sul documento di ridistribuzione tra gli Stati membri della dotazione finanziaria UE destinata allo sviluppo rurale per i prossimi sette anni."