Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Riforma della PAC: risultati del trilogo del 17 settembre e prossimi passi

Nel corso del trilogo svoltosi a Bruxelles lo scorso 17 settembre, i rappresentanti delle tre Istituzioni non sono riusciti a raggiungere un accordo sulle questioni ancora in sospeso riguardanti la riforma della PAC, ossia la degressività dei pagamenti diretti, la flessibilità tra i pilastri e il livello di cofinanziamento dei programmi di sviluppo rurale (punti legati al Quadro Finanziario Pluriennale 2014-2020).

Durante l'incontro, il Parlamento europeo si sarebbe mostrato flessibile nel raggiungere un accordo mentre il Consiglio sembrerebbe essere rimasto sulle proprie posizioni. Con una lettera alla Presidenza lituana, il Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale Paolo De Castro ha affermato che, se anche un accordo non dovesse essere raggiunto sui punti ancora in sospeso, la COMAGRI sarebbe comunque obbligata ad esprimere un voto sull'intero pacchetto di riforma della PAC il prossimo 30 settembre. Lo stesso giorno, inoltre, sarebbe in programma anche il voto sulla proposta di regolamento sulle misure transitorie.

A tal proposito, ha ricordato lo scarso tempo a disposizione per l'adozione di tali misure transitorie, legata a quella del pacchetto di riforma della PAC. Ha infine precisato che, se il prossimo trilogo (in programma per il 24 settembre) non porterà ad un accordo, la COMAGRI si troverebbe, la settimana successiva, a dover esprimere un voto sulla base del mandato iniziale del Parlamento, unicamente per quanto riguarda i punti legati al QFP 2014-2020. Per tutte le altre questioni, il voto in COMAGRI si svolgerà sulla base dell'accordo politico raggiunto lo scorso 26 giugno. Ciò potrebbe portare ad una situazione di incertezza giuridica il cui esito sarebbe difficile da prevedere. Il Presidente De Castro ha infine precisato che il Parlamento, in qualità di colegislatore (secondo quanto previsto dal TFUE), ha il diritto di negoziare su tutti gli aspetti della riforma della PAC.

Secondo il Commissario per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Dacian Cioloş, è necessario raggiungere un accordo entro la fine di settembre al fine di assicurare la certezza dei pagamenti agli agricoltori nel 2014. Ha inoltre espresso apprezzamento verso la flessibilità mostrata dal Parlamento europeo ed ha auspicato uno sforzo simile anche da parte del Consiglio.

Nel corso della riunione del Consiglio Agricoltura del 23 settembre prossimo, la Presidenza lituana informerà i Ministri dei risultati del trilogo e si discuterà dei prossimi passi verso la finalizzazione e la successiva adozione del pacchetto di riforma della PAC.
Data di pubblicazione: