
Secondo Antonio, attualmente ci troviamo in un periodo di mercato incerto e al ribasso; le motivazioni risiedono in tre cause basilari:
- aumento della produzione italiana diffusa in tutto il territorio, da nord a sud (Sicilia inclusa), con disponibilità di merce in tutti mercati all'ingrosso;
- diminuzione significativa della domanda/consumo negli ultimi 3-4 mesi che ha portato ad un esubero di giacenze di prodotto della scorsa stagione, incluso quello di importazione argentina. Quest'ultimo ha avuto grossi problemi di commercializzazione a causa dell'alto prezzo di acquisto che non ha avuto però riscontro alla vendita. Come risultato: rimangono tuttora invendute notevoli quantità diffuse su tutto il territorio della UE;
- forte calo dei prezzi del prodotto cinese, circa il 50% in meno rispetto allo scorso anno (vedi anche articolo correlato).

Riguardo alla nuova produzione, Antonio dichiara: "I livelli di prezzo sono attualmente più bassi del 20-30% rispetto alla campagna precedente."
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Le varietà di aglio coltivate in Italia e quelle di importazione sono, in linea di massima, ascrivibili alle seguenti categorie :
- aglio precoce (cultivar cinese in origine, molto produttivo) di tipo bianco e rosato, diffuso in tutto il mondo;
- aglio bianco tradizionale (cultivar riferibili ad origini francese, spagnola e californiana) con bulbi di grande calibro e spicchi grossi;
- aglio rosso di tipo spagnolo (Morado), francese (Rosè de Lautrec), italiano (Rosso di Sulmona e di Paceco), argentino e brasiliano.
"Il prodotto precoce viene commercializzato maggiormente da maggio a settembre - evidenzia Antonio - Il bianco e il rosso da giugno fino all'anno successivo, grazie alla frigoconservazione."
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Mercati
L'Unione europea è da considerare un mercato di produzione e di consumo, i giochi commerciali fanno sì che resista un'esportazione del prodotto spagnolo verso le aree del Sud America e del Caribe, come anche verso i paesi del Nord Africa. "La stessa Spagna esporta in tutte le varie nazioni della UE, dove tuttavia esistono tradizioni colturali di aglio, specialmente in Italia e Francia" conclude Antonio.
Antonio Tuccillo
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