
Le aziende del consorzio raggruppano realtà di eccellenza locale: da Aligrup, che opera in Sicilia ad Aspiag, presente nelle regioni del nord-est e in stretto rapporto con Spar Austria; da Cadla in Toscana, Umbria e Viterbo alla Società Fiorino di Messina e provincia; da Gam, attiva in Calabria e Basilicata al Gruppo 6 Gdo nelle province di Trapani, Agrigento e Palermo; dal Gruppo TUO, nel Lazio, a Ipa Sud nota per l'Accademia Despar che ha l'obiettivo di formare giovani diplomati e laureati e di avviarli al lavoro all'interno dei punti vendita. All'inizio del 2012 sono entrate a far parte del consorzio le società Cannillo (Puglia), L'Alco (Lombardia), Ergon e Gicap (Sicilia).

Despar Servizi, centrale acquisti e marketing del sistema Despar, è oggi tra i primi dieci gruppi nel mercato italiano: nono per numero di punti vendita (quinto tra i gruppi italiani), settimo come quota di mercato, settimo per superficie di vendita in metri. Despar è leader assoluta in Trentino-Alto Adige, con oltre il 27% di quota, e tra le prime insegne in Friuli-Venezia Giulia, Calabria, Sicilia, Basilicata e Veneto.
Circa due terzi dei punti vendita sono affiliati, contro un terzo di diretti: è la riprova di come Despar sia prima di tutto un'unione di negozianti indipendenti, che mantengono una propria autonomia all'interno della struttura organizzativa.

Una linea completa di prodotti a marchio
I prodotti a marchio coprono diverse aree di vendita. In ogni linea di prodotto, in particolare nei prodotti alimentari, l'attenzione è volta a esaltare la riscoperta dei valori della propria terra e la preziosità dei prodotti tipici locali. Nel 2011 l'assortimento comprendeva 2.497 referenze, di cui 573 sviluppate o riviste durante l'anno. Questi prodotti hanno generato un fatturato pari a 410 milioni di euro, con un incremento del 16,8% rispetto all’anno precedente con un trend di crescita doppio rispetto al resto del mercato.

Passo dopo passo, l’ortofrutta di qualità
"La rete Despar è costituita da dieci centri di distribuzione (Ce.di), a copertura del territorio nazionale, che si rapportano direttamente con il consumatore e lavorano quotidianamente per lo sviluppo del marchio Despar – illustra Bonifazi - La nostra realtà è quindi articolata, perché costituita da dieci soci imprenditori. Ciascun socio si appoggia a una o più piattaforme logistiche e distributive, in alcuni casi di proprietà, per la movimentazione delle merci sul proprio territorio di competenza, servendo i punti vendita diretti e gli associati."

"Despar utilizza diverse tipologie di fornitori. Abbiamo partner che controllano direttamente tutta la filiera di produzione, dal campo alla lavorazione, fino alla vendita. Trattiamo direttamente con diverse organizzazioni di produttori che raccolgono i prodotti dei loro associati, preparandoli poi per la vendita. Abbiamo inoltre aziende che commercializzano i raccolti diretti o da una o più organizzazioni di produttori."
"In ogni caso, la maggior parte dei soci Despar preferisce fornirsi direttamente presso riferimenti selezionati a livello locale. In questo modo, diventa tangibile il contributo al sostegno e allo sviluppo di queste realtà e la promozione dei prodotti italiani. Lo conferma l'offerta ortofrutta a marchio Despar sotto il brand Passo dopo Passo, composta da prodotti italiani, ad esclusione delle banane, lavorati secondo precisi capitolati di produzione e utilizzati nella loro naturale stagionalità."

"Continua la pressione sui consumi – prosegue il product manager - e il contesto del primo trimestre 2013 conferma questo trend. Le famiglie perdono potere di acquisto e ciò incide anche sulla spesa alimentare. Non è poi secondario l'aumento dei prezzi di alcuni prodotti ortofrutticoli e la tendenza a consumarne meno quantità. I dati di mercato, infatti, confermano che i consumi di ortofrutta sono in calo."
"In questo scenario, Despar, a parità di strutture, chiude in positivo il primo trimestre 2013, sia nel canale supermercati che in quello ipermercati. Un recupero di fatturato molto buono nel mese di marzo ci consente di chiudere bene questi primi mesi, nonostante un inizio difficile, con gennaio e febbraio in flessione."
"Per quanto attiene l'approccio sostenibile, le soluzioni e attenzioni sono molte e diversificate da regione a regione – conclude Tiziano Bonifazi - In linea generale, nei punti di vendita si privilegia la commercializzazione di prodotti ortofrutticoli sfusi per ridurre l'impatto delle confezioni in plastica o in rete. Nel trasporto, vengono impiegate per la maggior parte cassette di plastica riutilizzabili. Per l'ortofrutta a marchio Despar sono in via di preparazione dei packaging a minor impatto ambientale, come nei prodotti biologici, con vassoi in cartone biodegradabile e compostabile."