Nata circa 40 anni fa dallo spirito associativo di 18 commercianti, oggi CE.DI. Marche impiega complessivamente oltre 1.300 addetti, ed è presidiata dai 79 soci imprenditori che sono coinvolti attivamente nella gestione delle proprie attività commerciali.
Secondo il suo piano di investimenti, CE.DI. Marche raddoppierà l'entità degli investimenti in immobili e attrezzature nel triennio 2012-2014, come da tabella riportata qui sotto:
Al momento, presso la catena CE.DI. Marche, è in corso una promozione dedicata al prodotto "DolceKiwi" della AOP Armonia (vedi anche articolo correlato).

FreshPlaza (FP) - Può fornirci un giudizio complessivo sull'andamento vendite dei primi 2 mesi del 2013 di Cedi Marche, ed eventuali tendenze che avete notato nel comportamento dei consumatori?
Emanuele Tulli (ET) - Il 2013 è iniziato bene per il nostro gruppo: il mese di gennaio si è concluso con aumenti a doppia cifra sia a valore che a volume. I prezzi sono risultati in aumento rispetto allo stesso periodo del 2012, trainati dall'incremento delle quotazioni di acquisto di mele e pere; merceologia dove si è vissuta una situazione produttiva opposta a quella dello scorso anno. E' da ricordare che il mese di gennaio 2012 si era concluso con prezzi in deflazione rispetto al pari periodo del 2011. Nel mese di febbraio 2013 il trend di crescita sta continuando, ma faremo le dovute analisi nei prossimi giorni.
FP - Il marchio DolceKiwi appartiene alla linea DolceFrutta, realizzata dalla Aop Armonia per i propri prodotti frutticoli di alta qualità. Con una pressione promozionale che ha raggiunto livelli record, che spazio ritiene possa offrire oggi il mercato per i cosi' detti prodotti di fascia premium? Ritiene che la segmentazione dell'offerta possa realmente essere una possibile risposta a rischio di una progressiva "commodizzazione" dei prodotti ortofrutticoli presso la Gdo italiana?
ET - Vista la situazione socio-economica critica che sta vivendo l'Italia, anche a gennaio e febbraio 2013 l'incidenza delle vendite in promozione ha proseguito la sua tendenza all'aumento. Per noi, fare promozione in ortofrutta non vuol dire inseguire sistematicamente il prezzo più basso possibile, ma cercare di offrire al consumatore prodotti che vengano percepiti come convenienti ma anche buoni da mangiare. Da questa logica nasce la promozione sul "DolceKiwi", sicuramente riuscita viste le quantità vendute e le risposte positive ricevute dai nostri consumatori, soddisfatti della qualità del prodotto.
FP - Come valuta questa iniziativa promozionale su DolceKiwi, ritiene che iniziative del genere possano influire positivamente sulla performance commerciale dei prodotti ortofrutticoli di eccellenza?
ET - La segmentazione dell'offerta è una delle poche possibilità che il sistema ortofrutticolo italiano ha per uscire dalla crisi in cui si trova, partendo dai produttori e finendo con i distributori. I prodotti devono essere differenziati per fasce di prezzo, per destinazioni d'uso e territorialità del prodotto (localismi); su questo tutti noi che facciamo parte di questa filiera abbiamo il dovere di lavorare.
FP - La Aop Armonia è uno dei pochi casi virtuosi di aggregazione nel meridione d'Italia. Da addetto ai lavori, quale lei è, come giudica l'operato di questa associazione di produttori? Ritiene che i nostri produttori ortofrutticoli meridionali, unendosi e creando strutture di commercializzazione di maggiori dimensioni, possano affrontare meglio il mercato ortofrutticolo moderno, un mercato in cui la domanda è dimensionalmente molto superiore rispetto all'offerta?
ET - Il nostro rapporto di collaborazione con la Aop Armonia è iniziato da circa un anno, siamo soddisfatti della visione che questa associazione di produttori ha del "mondo ortofrutta"; intraprendere rapporti con un'unica struttura che sia in grado di comprendere e cercare di rispondere alle necessità della distribuzione organizzata costituisce sicuramente un quid in più.
Purtroppo, la produzione ortofrutticola del mezzogiorno d'Italia, che rappresenta una quota di circa il 65% sul totale della produzione italiana, è ancora oggi fortemente frammentata.
Riuscire a concentrare l'offerta, superando tutti i problemi che la frammentazione causa - sia a livello di disponibilità, continuità e qualità del prodotto - è una carta vincente per tutte le aziende produttrici e commerciali, del mezzogiorno e non solo.