Ricerca: nel DNA delle piante il segreto per combattere la siccita'
Il programma che sta prendendo in esame l'argomento è noto con il nome di WATBIO, finanziato dal 7° Programma quadro dell'UE con la somma di 9 milioni di euro. Guidato dall'Università di Southampton, nel Regno Unito, il consorzio WATBIO sta indagando la produttività delle colture in un clima futuro, nel quale si prevedono periodi sempre più frequenti e prolungati di siccità. Nello specifico però WATBIO sta analizzando colture non alimentari, utili per la produzione di biomassa tra cui pioppo, miscanto e canna comune studiandone il DNA.
"Il nostro obiettivo primario è quello di caratterizzare la grande quantità di variazioni del DNA in questi colture sottoutilizzate e sfruttare queste informazioni per ottenere raccolti migliori" ha detto il professor Gail Taylor, direttore di Ricerca per le Scienze Biologiche presso l'Università di Southampton, specificando che il team sta lavorando sul DNA i circa 50 alberi di pioppo prelevati da diverse zone dell'Europa, tra cui anche i siti particolarmente aridi dell'Europa meridionale per capire quali varianti genetiche migliorino la resistenza alla carenza di acqua. "Queste varianti del DNA possono quindi essere utilizzate in programmi di miglioramento genetico, che ci permettono di sfruttare la potenza della biologia molecolare senza la necessità di colture geneticamente modificate."