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Spagna: il kiwi di Valencia puo' essere una buona alternativa agli agrumi

Anche se la sua coltivazione di kiwi non è ancora molto rilevante in termini di volumi prodotti, la Comunità Valenciana si distingue come una delle poche aree in cui il temuto batterio Psa, agente della batteriosi dell'actinidia, non è diffuso, ragion per cui i suoi produttori rispettano attentamente le necessarie precauzioni. Il kiwi si presenta come una valida alternativa per i produttori di una zona dove regna la coltivazione degli agrumi, soffocata però dai prezzi bassi.

Nel 2005, Openagro SL nasce dal progetto di alcuni agricoltori di Picassent che, attraverso lo studio del clima della Comunità Valenciana, hanno valutato un loro impegno nello sviluppo del kiwi, credendo nelle potenzialità di questo frutto per i suoi grandi benefici sulla salute.



"Le due regioni in cui si producono i kiwi possono godere di circa 1.000 ore di sole all'anno e i loro terreni possiedono un pH diverso da altre zone di coltivazione" ha spiegato Openagro SL.

Nel 2011, il progetto prende avvio grazie al raggruppamento di oltre 50 produttori sotto il nome di SAT. ACTINIDIA, utilizzando per il commercio dei suoi prodotti il marchio commerciale registrato ACTINIS.

Il kiwi di Valencia ha due caratteristiche che lo distinguono dagli altri kiwi del mondo: il gusto e la data di raccolta.

Qui, infatti, si inizia a raccogliere quando la Nuova Zelanda e il Cile stanno terminando la campagna, e circa un mese e mezzo prima dell'inizio della stagione in Italia, Portogallo e Galizia. "Oltre a controllare la raccolta delle nostre aziende possiamo collegarci alla domanda del mercato e siamo in grado di rifornirlo per un periodo di almeno tre mesi, con frutti delle stesse caratteristiche per sapore e dimensione".



In quanto alle qualità organolettiche, i suoi produttori sottolineano che si tratta di un kiwi meno acido e dolce, con un più elevato contenuto di vitamina C. Per quanto riguarda la raccolta e successivo confezionamento, si inizia da 6-6,5 °brix per consumarlo a 11,5-12 °brix e un valore di durezza al penetrometro tra 1 e 4.

I kiwi di Openagro SL sono inoltre caratterizzati da un calibro maggiore della media, perché le tecniche di coltivazione permettono, ad esempio, di ottenere kiwi anche di 200 grammi. Tuttavia, uno dei fiori all'occhiello della società è la produzione di kiwi naturali in tutto il processo, con zero residui, senza applicazione di agrofarmaci o concimi minerali.

Attualmente, i prezzi sono intorno ai 60-70 centesimi, a seconda del calibro, un prezzo molto buono per l'agricoltore.

Tuttavia, la coltivazione di kiwi non è un investimento se le rese si assestano tra 20 e 25 tonnellate per ettaro. "Con una buona gestione si può migliorare la produttività. Le nostre tecniche di coltivazione permettono di ottenere fino a 35-40 tonnellate per ettaro", spiegano.

Openagro, che detiene la certificazione di qualità Global Gap, destina i suoi kiwi al mercato interno, con esportazioni verso i mercati europei, tra cui la Russia.

Tutti i suoi kiwi sono imballati in scatole di cartone da 6 kg, vassoi da 3 kg e cestini da 1 kg, con marchio ACTINIS. "Ci adattiamo alle esigenze del mercato, che tende a confezioni più piccole" spiegano.

Sempre a marchio ACTINIS, Openagro propone - prima sul mercato - anche una marmellata di kiwi.

Contatti:
Ignacio Salvador Marqués
Jorge Martínez Martínez
Openagro SL
C/ Acequia, nº 95, Picassent (Valencia)
Tel.: (+34) 961 241 177
Email: info@openagro.es - jorjem@terra.es
Web: www.openagro.es
Traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: