Con il passare del tempo ha dimostrato la sua insospettabile resistenza agli agenti atmosferici se impiegato all'aria aperta: le legature fatte nel 2008 sono ancora in buone condizioni, a distanza di oltre quattro anni. La capacità di tenuta è stata confermata anche in serra utilizzandolo sia come sostegno verticale (pomodoro, melanzana, zucchino) che orizzontale (peperone).
Il 2012 ha visto l'ingresso della nuova linea prodotta con carta certificata FSC: un grande valore aggiunto che testimonia la massima attenzione per il rispetto della natura e dell'ambiente.
Come ormai noto, Ecolink è prodotto con carta ottenuta da cellulosa vergine, non riciclata, per garantire le migliori prestazioni di tenuta al carico di trazione (la carta riciclata non ha capacità di carico) ed inoltre può tranquillamente essere utilizzata dalle aziende biologiche e biodinamiche, essendo certificabile la sua origine.
E' un filato ritorto e questo processo gli attribuisce capacità di resistenza al carico e minimo assorbimento di acqua ed umidità. Ma una volta giunto nel terreno, il filato - essendo cellulosa - viene rapidamente aggredito dalla microflora del terreno e decomposto nel giro di 2-3 mesi.
Per le sue caratteristiche può essere anche compostato assieme ai residui vegetali delle coltivazioni ormai essiccate, trasformandosi in fertilizzante; oppure utilizzato come biomassa per la produzione di energia termica e/o elettrica: in tal caso dopo aver contribuito alla formazione di un reddito primario come fattore di produzione nella coltura agraria, consente anche l'ottenimento di un reddito secondario diretto (es. vendita dei residui vegetali) o indiretto (utilizzo degli stessi in azienda come combustibile); questo aspetto rende il prodotto altamente conveniente dal punto di vista economico in quanto il suo impiego si rivela un investimento che contribuisce a trasformare una situazione di spesa in un ricavo ulteriore altrimenti non ottenibile.
Ciò dimostra il vantaggio di utilizzare un prodotto naturale, non di sintesi, nel ciclo colturale come Ecolink. Totale libertà operativa in fase di smantellamento della coltivazione senza la necessità di procedere alla combustione dei residui per liberare il terreno o la serra: l'intera massa potrà essere asportata, macerata, trinciata. Nessun aggravio di costo ma anzi, possibile produzione di ulteriore reddito e, allo stesso tempo, nessun danno alla salute ed all'ambiente.
Diverse le formulazioni disponibili, tutte senza anima di metallo, di colore avana naturale e certificate FSC. La formulazione più diffusa e richiesta è il filato tondo da 2 mm di diametro, utilizzabile in serra per l'allevamento verticale (foto 1, 2, 3) oppure nella legatura di piccoli frutti come more, lamponi, ecc..
Il diametro 3 mm, tondo o piatto, si presta egregiamente per il contenimento orizzontale del peperone (foto qui sotto). Nella legatura del kiwi, il 4 mm è il formulato più indicato.
Ultimo aspetto da considerare è l'utilizzo di Ecolink nelle soluzioni di packaging. Per ottenere un insieme naturale e rustico, alcuni produttori stanno utilizzando Ecolink per confezionare i loro prodotti (ortaggi, insaccati e latticini) e chiudere i cartoni di derrate alimentari.
Per una più capillare diffusione del prodotto sul territorio Ecolink cerca rappresentanti e rivenditori per le zone libere.
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