Buoni i prezzi dell'uva sul mercato europeo, ma il prodotto italiano non riesce a fare breccia
Le uve brasiliane si sono potute vendere sin dal primo giorno di commercializzazione, a causa del mercato sgombro di prodotto. Poiché in questa stagione ci sono stati problemi di conservabilità delle uve greche, si è registrato un rapido cambiamento nei programmi di approvvigionamento.
Le uve Thompson di produzione brasiliana vengono vendute al momento tra 16 e 16,50 euro (4,5 kg), mentre le uve Italia di produzione italiana spuntano tra 8,50 e 10 euro per 7 kg. Un commerciante riferisce: "Un'uva Italia di alta qualità è certamente gustosa, ma in una maniera o nell'altra nessuno in Olanda, Belgio o Inghilterra ha voglia di pagare per quella qualità; ed ecco che l'uva di altre origini, soprattutto se priva di semi, risulta preferita a quella italiana".
Secondo il commerciante, anche la presentazione delle uve italiane costituisce un punto debole: "Quando in Italia l'uva viene esposta sullo scaffale, bella confezionata e decorata con un fiocco, certamente la vendita è garantita. Ma i rivenditori esteri di solito tolgono le uve dalla loro confezione; e se i produttori italiani vedessero come i loro bei grappoli vengono messi sugli scaffali di certi retailer, temo che inseguirebbero i responsabili con il forcone!".
Nelle prossime settimane arriveranno le uve peruviane, ma non in grandi volumi. Nella prima settimana di dicembre sarà la volta della Namibia e per quel periodo le uve brasiliane saranno già terminate. Per le prossime settimane, dunque, il mercato delle uve appare fiorente, fattore importante per ottenere un costante flusso di importazione da parte degli spedizionieri.
Anche lo scorso anno si registrò un buon mercato per le uve da tavola, in quanto il Sudafrica entrò tardi in commercializzazione.