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Ma i prodotti di IV gamma contengono piu' vitamine o piu' patogeni?

E' di qualche giorno fa la notizia che la rete televisiva tedesca RTL ha comunicato i risultati di un'indagine realizzata sui prodotti freschi pronti al consumo (IV gamma), acquistati presso 3 diversi punti vendita, fra cui anche la GDO del gruppo Rewe e un fruttivendolo.



Il giornalista ha acquistato 13 tipologie di prodotti, fra meloni, fragole, ananas e insalate di IV gamma; alcuni di questi articoli, già al momento dell'acquisto, sembra non avessero un bell'aspetto.

I campioni sono stati portati in laboratorio ed analizzati dalla Dr. Catrin Bleul, che li ha esaminati per la carica batterica e fungina ed ha anche valutato l'eventuale presenza di Salmonella e Listeria. I risultati, secondo quanto riferito dal giornalista della RTL, hanno allarmato la stessa Dr. Bleul, la quale ha rilevato che tutti i 13 campioni contenevano batteri intestinali e funghi.

Solo 3 campioni avevano una carica microbica innocua, 9 campioni avevano una carica maggiore (ma a livelli comunque non pericolosi per la salute), mentre uno è stato considerato pericoloso per la salute. Quest'ultimo conteneva pericolosi enterobatteri: si trattava di un piatto pronto di insalata con pomodori e mozzarella acquistato presso un fruttivendolo. Una mancanza di igiene durante la preparazione del prodotto è stata probabilmente la causa di contaminazione. (Fonte: RTL.de)

Dopo aver riportato quanto comunicato dalla RTL tedesca, ci si domanda:
  1. Sulla base di quale criteri sono stati scelti i prodotti?
  2. I prodotti acquistati, a che punto della loro shelf-life erano arrivati?
  3. Se la shelf-life non era ancora giunta a termine, come erano conservati nel punto vendita?
  4. Da dove arrivavano i prodotti, indipendentemente dal punto vendita?
  5. Si parlava di prodotti di IV gamma, però pare che il prodotto contaminato fosse un piatto pre-confezionato.
  6. Sarebbe stato opportuno specificare i dati numerici rilevati, in modo tale da capire che cosa significa carica microbica di livello innocuo oppure di livello non minaccioso? Anche perché se il prodotto non era ancora al termine della shelf-life, magari la carica che non era minacciosa aveva ancora il tempo per diventarlo!
  7. Sulla base di questi dati sembrerebbe che un 8% dei prodotti analizzati sia pieno di patogeni; non sarebbe il caso, prima di demonizzare una categoria di prodotti, effettuare un'indagine su un numero di casi statisticamente più rappresentativo?
Si ricorda, infine, che il prodotto di IV gamma è un vegetale vivente (non sterile!) con una carica microbica naturale, ed è per questo che va incontro ad un irreversibile decadimento di qualità e sicurezza. Tuttavia, i patogeni non devono essere presenti oltre certi livelli, ed è per questo che gli operatori di IV gamma cercano di rispettare e seguire le buone pratiche agricole, le buone pratiche di lavorazione e le buone pratiche igieniche per arrivare ad ottenere un prodotto fresco e sicuro, il quale - tra l'altro - continuerà ad esserlo solo se verranno mantenute le corrette condizioni di conservazione durante la fase distributiva, compreso il consumatore finale!

Insomma, ci si chiede se non sia il caso anche di ragionare sull'apporto di vitamine e nutrienti fornito dai prodotti ortofrutticoli di IV gamma, invece che cercare sempre lo scoop scandalistico.