Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Retail Summit 2012: Francesco Pugliese (Conad) propone un patto fra industria e GDO

La proposta è di non aumentare il listino prezzi al pubblico da parte di Conad, in cambio di un non aumento dei listini dell'industria alla distribuzione. Lo scopo è di sostenere i consumi rallentando l'inflazione. L'inattesa proposta è stata fatta da Francesco Pugliese, direttore generale di Conad, durante la tavola rotonda Consumer e Retail Summit 2012 dal titolo "Le nuove dinamiche dei consumi e il riscontro di industria e distribuzione: i diversi punti di vista".

La sostanza è che Conad si rende disponibile nel prossimo semestre a introdurre una sorta di patto calmieratore fra industria di produzione e GDO invitando a fare altrettanto anche i colleghi. Lo scopo è di evitare che all'aumento delle tasse imposte dal governo, operazione di per sé depressiva, si vada a sommare l'effetto dell'inflazione, con risultati disastrosi.

In sala, in merito alla proposta sono stati raccolti pareri contrastanti, soprattutto a causa dell'aumento dei prezzi delle materie prime che influenzano in modo sostanziale i listini dell'industria.

Nel prosieguo del suo intervento Pugliese è tornato sul pericoloso effetto dell'Art. 62 verso i distributori piccoli e medi, a causa del fatto che perderebbero l'appoggio delle banche sulle operazioni di pagamento, determinando di fatto un "credit crunch" che costringerebbe alla chiusura aziende che, a loro volta, rappresentano punti di riferimento esiziali per aziende di produzione piccole e medie.
Data di pubblicazione: