
L’analisi effettuata dagli esperti di Veneto Agricoltura sui dati regionali disponibili conferma il trend in crescita del numero delle aziende agricole in cui si fa scuola di animali e colture. Dato, quest’ultimo, certificato dall’adesione sempre maggiore a "Fattorie Didattiche Aperte" (155 aziende sulle 233 accreditate), in calendario il 13 e 14 ottobre scorso.
Tra le Province, Vicenza è ancora leader, ma solo Treviso ha incrementato il numero delle fattorie didattiche (dal 2007). Rovigo e Belluno hanno avuto un andamento più incerto e altalenante, mentre Padova e Verona, nell’ultimo anno, hanno registrato un calo di qualche unità.
L’istituzione del Registro delle fattorie didattiche e la definizione della Carta della Qualità stabilisce criteri stringenti per poter essere riconosciute. Su tutti l’obbligatorietà di partecipare ai corsi di formazione per gli imprenditori agricoli e l’ottenimento di certificazioni di idoneità per i luoghi dell’attività. Anche per questo motivo le aziende, negli anni, hanno differenziato in maniera innovativa la propria offerta.

L’80% delle fattorie offre servizi e attività aggiuntive ai propri visitatori: si tratta principalmente di proposte rivolte a gruppi, adulti, famiglie, ad anziani o a diversamente abili; oppure attività turistiche (escursioni, passeggiate, visite guidate), sportive e ricreative (fitness, birdwatching, ecc.), culturali (spettacoli, mostre, musei sulla vita contadina, ecc.) o rivolte ancora ai bambini ma non in quanto studenti (asili in fattoria, settimane estive).
Il weekend del 13-14 ottobre delle Fattorie Didattiche Aperte del Veneto, come voluto dalla Regione Veneto, è stata anche un'occasione di solidarietà ai bambini e alle Fattorie Didattiche della provincia di Modena, la più colpita dal sisma di fine maggio.
Per informazioni: www.regione.veneto.it/Economia/Agricoltura+e+Foreste/Agroalimentare/Fattorie+didattiche/Cittadino/Giornata-aperta.htm