Bologna: riprende la consegna Caritas di ortofrutta al carcere della Dozza
Lo rende noto Desi Bruno, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale dell’Emilia-Romagna, che si era direttamente interessata alla questione e non può quindi che accogliere con piacere la notizia, dal momento che, ricorda, "l’interruzione della fornitura aveva costituito un elemento negativo per la vita delle persone detenute, per la cui alimentazione l’amministrazione penitenziaria destina pochi euro, con evidenti problemi di adeguatezza della stessa ai bisogni di una popolazione povera e spesso malata".
"Caritas ha deciso di riprendere il trasporto in via del tutto eccezionale - informano dall’ente benefico - perché anche le persone ristrette alla Dozza rientrano nel novero di quella povertà di cui tanto si parla e che la Caritas non vuole dimenticare". Il proseguimento dell’iniziativa è però assolutamente legato alla speranza che l’ente locale dia la propria disponibilità accollandosi il costo del trasporto per il 2013, come è stato richiesto all’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Bologna.
"Infatti - ricorda la Caritas - tutte le realtà caritative che fruiscono di queste provvidenze si fanno carico autonomamente di ritirare la frutta dalla piattaforma e allo stesso modo, al momento di stringere accordi con la direzione della Dozza, ci fu assicurato che il costo del trasporto alla Casa circondariale sarebbe stato assunto dall’ente pubblico".
"L’Ufficio del Garante ringrazia la Caritas per la disponibilità dimostrata - conclude Bruno - e auspica la prosecuzione dell’iniziativa".