
Il progetto Paradajz nei campi sloveni.
"La pianificazione è andata liscia come l'olio. Tuttavia, ottenere i finanziamenti necessari e i permessi si è dimostrato molto meno semplice e con tempi lunghi. La scarsa familiarità del governo locale con la coltivazione in serra e ciò che ne deriva, ha prodotto una serie di strani quesiti a cui rispondere. Per fortuna, i promotori sloveni credevano nel progetto e quindi ci hanno lavorato con successo" continua Looije.
Una volta arrivati i finanziamenti e i permessi, il progetto è potuto ufficialmente iniziare; era l'agosto 2011. Oltre al lavoro sul terreno portato avanti da aziende locali, tutti i componenti sono stati affidati a fornitori olandesi. La serra è stata costruita da Kubo, il sistema di riscaldamento proviene da Bom, acqua ed elettricità sono stati forniti e installati da Van de Arend -Sosef, le grondaie provengono da Meteor Systems e per il livellamento del terreno è stato chiamato personale sloveno dall'agenzia Schellekens. L'incursione tardiva dell'inverno, quest'anno, ha avuto un'influenza positiva sul proseguo della costruzione.

Sebbene sia presente una caldaia a gas, il sistema di riscaldamento è collegato ad una fonte geotermica, trivellata nelle vicinanze. "Questo progetto è un bell'esempio di come, con la conoscenza tecnico-agricola specifica degli olandesi e con la capacità di organizzare una tale costruzione, si possa creare una moderna azienda orticola all'estero" dichiara Martin Looije, che prosegue dicendo: "Le persone di Paradaiz sono sicuramente soddisfatte del risultato finale e del modo in cui esso è stato raggiunto". Il progetto ha ricevuto notevole attenzione mediatica in Slovenia, in quanto è di esempio per l'intero paese.