Il programma di ricerca sul batterio PSA (Pseudomonas syringae pv. actinidiae) in Nuova Zelanda si basa su conoscenze ed esperienze di tutto il mondo, particolarmente in Italia, dove Zespri, Plant & Food Research e diversi istituti italiani di ricerca stanno studiando insieme il fenomeno batteriosi.
Mentre l'infezione e i dati relativi alle piante di Hort16A sono ben documentati, lo stesso non si può dire per la cultivar Hayward. A seguire sono riportate le osservazioni condotte in Italia su piante di Hayward e di Hort16A.
Mancata rottura delle gemme in piante infette. (Fonte: KVH, per gentile concessione a FreshPlaza).
PSA e actinidieti italiani
Le condizioni ambientali sembrano influire sul rapido sviluppo della malattia nel tardo inverno e nella primavera precoce (dai -8 ai +20°C) seguiti dalla scomparsa di sintomi nella stagione estiva (oltre i 35°C).
Su molti campi, sono visibili essudati rossi e bianchi sui rami e sui germogli. Le piante continuano a produrre frutti ma in minor quantità e con molti getti e germogli sofferenti nella chioma. Gli essudati ricchi di inoculo continuano ad alimentare il problema rilasciando il batterio PSA nell'ambiente.
Hort16A e PSA
A Latina l'infezione sulle piante Hort16A è di dimensioni tragiche. Più del 50% degli impianti di Hort16A (350 ettari) è stato espiantato. A marzo 2011, si stimava che il 95-100% degli impianti di Hort16A fosse colpito in qualche modo da PSA.
Hayward e PSA
Durante il 2010 e i primi mesi del 2011 c'è stata una rapida diffusione dell'infezione anche sulle piante di Hayward, con i sintomi secondari ben evidenti sulle piante più giovani. Deperimento ed essudati bianchi e rossi sono stati osservati a Latina, a Viterbo e in Piemonte.
Giovane actinidieto di Hayward di 5-6 anni colpito da PSA: si notano deperimento dei getti, limitata rottura delle gemme e abbondanti essudati. (Fonte: KVH, per gentile concessione a FreshPlaza).
Mentre la quantificazione dei danni da PSA su Hayward in Italia non è completa, a Latina si stima che il 15% delle piante sia stato rimosso a causa di questa infezione. Il team italiano di Zespri tema tuttavia che il livello di infezione sia anche maggiore.
Recentemente, le amministrazioni di Cisterna e della Regione Emilia-Romagna hanno annunciato finanziamenti e a sostegno degli agricoltori costretti all'eradicazione, a dimostrazione dell'impatto negativo del PSA anche in queste aree.
Tasso di infezione e diffusione
In Italia, come peraltro anche in Corea, il PSA uccide le piante di Hayward più lentamente di quelle di Hort16A. Attualmente si stanno osservando sempre più campi di Hayward con livelli maggiori di infezione e di essudati. La primavera 2011 si è contraddistinta per un numero elevato di piante non germogliate a causa del PSA.
Evidenziati dai cerchi rossi, diversi sintomi sulla pianta di actinidia. (Fonte: KVH, per gentile concessione a FreshPlaza).
Si pensa che, mentre l'infezione è presente su piante di Hayward e non viene adeguatamente controllata, l'inoculo di PSA possa diffondersi e stabilirsi sulle varietà a polpa gialla. Una volta che il batterio si insedia sulle piante di Hort16A, se ne impadronisce e le distrugge. Il punto di infezione primaria in Italia non è ancora stato confermato, e lo sarà difficilmente vista la legge europea per la quarantena.
La comparsa dei sintomi su Hayward è stata più lenta, ma rappresenta una seria preoccupazione per le varietà a polpa gialla e per il reddito degli stessi coltivatori di Hayward. Nel futuro queste piante potrebbero rappresentare un serbatoio di infezione, eliminando di fatto la concreta possibilità di reintrodurre le varietà a polpa gialla nelle regioni colpite.
Ricerche scientifiche
Le prime indagini di laboratorio hanno evidenziato che le piante di Hayward richiedono un minor livello di batteri per essere infettate rispetto alla Hort16A, ma sviluppano i sintomi in tempi più lunghi.
E' stato osservato che le piante più giovani sono più suscettibili al cancro batterico. A conferma di ciò, un frutteto di oltre 20 anni è ancora in produzione nonostante i numerosi attacchi della batteriosi, mentre un altro frutteto, di soli 5-8 anni, è quasi estinto.
La diffusione dell'infezione nei campi italiani dimostra che i fattori ambientali, come il vento, possono essere coinvolti.
Programmi preventivi
I coltivatori di Hayward non hanno agito velocemente o abbastanza frequentemente per trattare o prevenire l'infezione. Al più applicano rame o altri agenti protettivi in autunno-inverno. I coltivatori di Hort16A, invece, distribuiscono da tre a cinque applicazioni di rame o altri agenti sempre in autunno-inverno.
Il futuro del kiwi in Italia
A causa della misura e della gravità dell'impatto del PSA, si pensa che gli impianti di kiwi in Italia potrebbero ridursi significativamente nei prossimi tre-cinque anni.