Sprechi natalizi: tra pranzi e cenoni nella spazzatura 500.000 tonnellate di cibo
Nella classifica dei prodotti che finiscono nella spazzatura troviamo al primo posto latticini, uova, carni (39%): a seguire pane (19%), frutta e verdura (17%), pasta (4%). Percentuali che, al contrario, per dolci risultano assai ridotte (2-3%). Vini e spumanti, invece, si bevono fino all’ultima goccia.
Lo spreco natalizio è tuttavia il frutto di cattive abitudini che perdurano tutto l’anno e che nemmeno la crisi economica è riuscita a correggere. In un anno – sottolinea la Cia - ogni famiglia arriva a gettare nel cassonetto fino a 515 euro in alimenti che non consumerà, sprecando circa il 10% della spesa mensile. Una "cifra assurda", che fotografa un fenomeno in espansione.
Ogni anno si gettano nei rifiuti 25 milioni di tonnellate di alimenti consumabili. "Una cifra che corrisponde alla metà delle importazioni alimentari dell'intera Africa", denuncia la Cia. Circa 18 milioni di tonnellate vengono buttate da case private, negozi, ristoranti, hotel e aziende alimentari. Il resto viene distrutto nel percorso tra le fattorie o i campi e i negozi. E questo ci costa circa 37 miliardi di euro (il 3% del Pil).