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UE: raggiunto un accordo per importare ortofrutta dalla Striscia di Gaza

L'Unione europea ha reso noto di aver raggiunto mercoledì scorso un accordo con l'autorità palestinese per l'importazione di frutta, ortaggi ed olio di pesce da Gaza e dalla Sponda occidentale (Cisgiordania) senza pagamento di dazio per un massimo di 10 anni. Le importazioni europee da Gaza e dalla Cisgiordania nel 2009 hanno raggiunto circa 6,1 miliardi di euro (8,02 miliardi di dollari) e hanno riguardato principalmente patate, oli e granelle come soia e quinoa, riferisce l'Unione.

Di solito, per proteggere gli agricoltori dell'Unione europea, i prodotti ortofrutticoli sono soggetti ad un prezzo minimo di importazione (MIP) o ai dazi doganali, ma non è questo il caso. "Si prevede che l'ulteriore apertura del mercato UE sosterrà lo sviluppo dell'economia della Sponda Ovest e della Striscia di Gaza grazie all'aumento delle esportazioni" ha dichiarato la Commissione europea, che negozia gli accordi commerciali.

L'accordo mira a fornire i benefici soltanto ai prodotti di reale origine palestinese, ha detto la commissione, riferendosi alla spinosa questione dei prodotti agricoli delle colonie ebraiche nei territori occupati, che precedentemente hanno beneficiato delle concessioni UE che erano state invece destinate ai palestinesi.

"Ci rendiamo conto che stabilire la vera origine è un potenziale problema, perciò dovremo considerarla con attenzione", ha detto il portavoce della Commissione, Roger Waite. L'accordo di mercoledì fa parte dei programmi UE per aprire lo scambio e gli investimenti lungo il Mediterraneo fino all'Africa del Nord e al Medio Oriente.