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Le imprese ed i produttori sono, naturalmente, i protagonisti di questo tentativo di aggregazione, ma un impulso è giunto anche dall’assessore all’Agricoltura e alla Riforma agro-pastorale della Regione Sardegna, Andrea Prato, che nell’ottobre scorso aveva istituito il tavolo regionale permanente del settore con l’obiettivo di raggiungere nuovi momenti di associazione tra i produttori.
La AOP (Associazione di Organizzazioni di Produttori) Copos ha l’obiettivo di fare massa critica ed essere rappresentativa dell’ortofrutta isolana. Una realtà che vede già riconosciute 9 OP (Organizzazioni di Produttori) per un fatturato di circa 45 milioni di euro, 680.000 quintali di prodotto commercializzato, 853 aziende associate.
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Prato ha anche annunciato che il 17 gennaio 2011 in assessorato si svolgerà una giornata "full time", nella quale saranno affrontate tutte le tematiche di interesse per il settore: modifiche al Programma di sviluppo rurale, politiche del credito in agricoltura, gestione delle calamità naturali, trasporto merci da e per l’Isola. Per questo saranno convocate, oltre alle OP dell’ortofrutta (compreso un rappresentante delle OP delle altre filiere), le associazioni di categoria, le agenzie agricole regionali, Sfirs, consorzi di difesa e consorzi fidi e le compagnie di navigazione.
Alla giornata dedicata all’ortofrutta seguiranno altri incontri, a partire dai primi giorni di febbraio, con tutte le altre filiere: quella cerealicola, la apicola, quella delle carni e la florovivaistica, con l’obiettivo di percorrere la strada dell’aggregazione anche negli altri settori dell’agricoltura sarda.
Fonte: Assessorato all'Agricoltura e alla Riforma agro-pastorale della Sardegna