Nasce l'Osservatorio Inhes sulla dieta e gli stili di vita degli italiani
Uno strumento per entrare nelle scelte alimentari degli italiani, da nord a sud, analizzare i loro stili di vita e le loro abitudini "a tavola", scoprendo se davvero sono coerenti con il Modello Alimentare Mediterraneo. Questo, infatti, non solo garantisce benefici per la salute e benessere, ma rappresenta uno stile di vita importante contro buona parte dei fattori di rischio che predispongono l'insorgenza delle principali patologie croniche del nostro tempo.
Ogni professionista della salute sperimenta quotidianamente la difficoltà delle persone sullo stile di vita e i comportamenti alimentari. Su questi ultimi è appuntato l'obiettivo di INHES, un'analisi del comportamento alimentare degli italiani, dettagliato per luogo e per età. Con indubbi vantaggi - una volta noti i risultati - non solo per guidare le scelte di salute pubblica, ma anche e soprattutto per aiutare le persone con indicazioni realmente efficaci.
In Italia, il 34,2% delle persone è sovrappeso e il 9,8% è obeso. Un problema che non risparmia l'infanzia, quasi 1 bambino su 3 tra i 6 e gli 11 anni (oltre 1.100.000) ha problemi legati al Body Mass Index e al giro vita. Un significativo aumento nell'incidenza di sindrome metabolica, patologie cardiovascolari e tumori è la conseguenza neppure troppo indiretta di questa situazione.
"L'alimentazione ha un ruolo importantissimo nel preservare la salute delle persone. Se corretta, equilibrata e associata a uno stile di vita sano, essa ha un ben documentato effetto protettivo nei confronti di importanti patologie del nostro tempo come diabete, obesità, ipertensione, malattie cardiovascolari e persino nei confronti di un gran numero di tumori - afferma il Dr. Andrea Ghiselli (Dirigente di Ricerca e Direttore Programma "Educazione e Comunicazione" dell'Istituto Nazionale Ricerca Alimenti e Nutrizione - INRAN) - Tuttavia, gli italiani, come altre popolazioni europee, si stanno sempre più allontanando dal tradizionale Modello Alimentare Mediterraneo a favore di abitudini e scelte alimentari tipiche delle società occidentali che, insieme alla sedentarietà, sono responsabili di un sempre più marcato aumento di eccedenza ponderale. Siamo preoccupati soprattutto per i giovani, che seguendo modelli e mode poco equilibrati rischiano di disperdere in breve tempo quel 'bonus' protettivo lasciato in eredità dai nonni".