
Nonostante questo, gli analisti osservano che i prezzi della frutta non sono aumentati sul mercato locale. Ciò porta a supporre che le esportazioni di agrumi siano diminuite, con la maggior parte del raccolto che rimane destinato al mercato interno. I dati mostrano che il mercato locale consuma circa il 10% del raccolto, il resto viene esportato o trasformato.
Da quando la Georgia ha perso terreno sul mercato russo, la maggior parte degli agrumi viene esportata in Ucraina, Azerbaigian e Armenia, volumi minori arrivano anche in Moldavia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan e una piccola quantità in Repubblica Ceca.
Per quanto riguarda il raccolto di questa stagione, gli analisti ritengono che circa il 30% del raccolto di agrumi si presenta scadente in termini di qualità e quindi la maggior parte dei frutti verranno trasformati, piuttosto che venduti per il consumo fresco.
Nel 2006 la Georgia ha prodotto circa 52.000 ton di agrumi, nel 2007 circa 98.000 ton, nel 2008 48.000 ton. Il 2009 è stato un'annata record: 100.000 ton.