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Grazie a programma di sostegno olandese

Striscia di Gaza: al via, anche se con alcuni limiti, le esportazioni di frutta e verdura

Nell'ambito di un programma del governo olandese per il sostegno ai produttori agricoli della Striscia di Gaza, le autorità israeliane hanno dato il via libera all'esportazione di fragole da Gaza per il secondo anno consecutivo.

Il direttore locale per l'iniziativa olandese, Yousef Shaath, ha dichiarato che le esportazioni di fragole stagionali prodotte a Gaza andranno dal 28 novembre 2010 al 24 febbraio 2011, per un volume complessivo di 700 tonnellate.

Pomodori ciliegini e peperoni
L'economia della Striscia di Gaza, ancora devastata dalla guerra scatenata da Israele nell'inverno 2008-2009, e il successo del programma del governo olandese nel 2009 hanno portato ad un'espansione del progetto di sostegno anche per il 2010, con un sostegno finanziario di 2,6 milioni di euro per la coltivazione di circa 5 ettari di pomodori ciliegini e altrettanti di peperoni, oltre a circa 70 ettari di fragole e garofani.

Come riportato da Yousef Shaath, alcuni funzionari olandesi si sono incontrati con personale governativo israeliano per caldeggiare la questione, ma fino ad ora non si sarebbe ottenuta un'approvazione ufficiale all'esportazione degli ortaggi prodotti nella Striscia di Gaza.

I prodotti, ha spiegato ancora Shaath, sono stati coltivati specificamente per l'esportazione, in quanto la vendita sul mercato locale non consentirebbe di rientrare nemmeno dei costi di produzione. I sostenitori del progetto sperano di ottenere un'autorizzazione nei prossimi giorni.

Un'occasione unica per Gaza
Con l'assedio israeliano alla Striscia di Gaza che continua a proibire ogni altro genere di esportazione, questi prodotti agricoli venduti sotto gli auspici dell'iniziativa governativa olandese rimangono l'unica opportunità commerciale nell'area.

Nel 2009, ad esempio, i garofani di Gaza, venduti all'asta per un prezzo di 0,12 euro, hanno comportato un guadagno di 1,8 milioni di euro per i produttori locali. "Gli introiti vanno direttamente agli agricoltori - spiega Shaath - grazie alla garanzia offerta dal programma olandese, che assicura i passaggi commerciali fondamentali. Auspichiamo che gli ortaggi coltivati quest'anno ottengano l'autorizzazione all'esportazione, in quanto i margini di guadagno per i produttori sarebbero anche maggiori rispetto a quelli ottenuti dai fiori".

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