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Se un dirigente perde la fiducia, anche il resto del personale si sfalda

In un momento di crisi, i dirigenti d’azienda sono spesso costretti a confrontarsi con cattive notizie. Se i vertici di un’azienda non riescono a gestire le difficoltà, si corre il rischio di gettare nel pessimismo e nella negatività anche tutte le forze migliori di un’impresa.

Secondo alcune ricerche effettuate nel 2009 dalla Sirota Survey Intelligence, è emerso che la capacità di un dirigente di mantenere alto il morale e la motivazione è assolutamente cruciale perché anche il personale rimanga produttivo. Se il manager per primo perde fiducia, le probabilità che anche i suoi dipendenti gettino la spugna diventano tre volte maggiori. Inoltre, la possibilità che i dipendenti diano le dimissioni aumenta del 12%, perfino in caso di ripresa dell’azienda. La loro stessa capacità di innovazione si affievolisce di un 13% e la frustrazione nei confronti dei processi aziendali aumenta di un terzo.

In presenza di manager stressati, i dipendenti si sentono meno apprezzati e riconosciuti. Molti manager sono consapevoli di ciò, ma la vera difficoltà è proprio quella di mantenere il personale soddisfatto, apprezzato e motivato. Una delle forme più semplici per mostrare apprezzamento ai propri dipendenti è per esempio quella di aumentare gli stipendi, cosa che però diventa pressoché impossibile in periodi di crisi.

Comunicazione
L’indagine della Sirota segue un precedente studio nel quale si sottolineava come i manager non debbano dimenticare di prendersi cura dei "sopravvissuti", dopo una fase di licenziamenti. La parola chiave in questi casi è una sola: comunicazione. "La maggior parte dei dipendenti rimasti in azienda – spiega la ricerca – vogliono sapere cosa ne sarà di loro, soprattutto se saranno licenziati o no. Mistero e segretezza producono in loro soltanto un senso di impotenza". Inoltre, è importante sottolineare che i lavoratori possono comprensibilmente sviluppare rabbia, ansia e insicurezza: per questo è bene parlarne, prima che tali sentimenti si trasformino in comportamenti controproducenti.

Azioni concrete
E' importante che il management coinvolga il personale nella ricerca di soluzioni e che ponga attenzione agli sviluppi a lungo termine della carriera dei dipendenti "sopravvissuti" ai licenziamenti. "Dopo un licenziamento – sottolineano le ricerche - è possibile assegnare i posti di lavoro vacanti e migliorare le prestazioni dei lavoratori, sottolineando che si ha fiducia in loro. E' inoltre consigliato tenere con più frequenza colloqui sulle future opportunità di carriera per ogni lavoratore".

Inoltre, è molto importante concentrarsi sugli aspetti concreti di come l’impresa e il team agiscono, guardando ai fatti e non alle supposizioni. In tal senso può ad esempio rivelarsi utile effettuare regolari sondaggi sul grado di soddisfazione dei dipendenti, in modo da capire meglio come le azioni del management influiscono sul loro lavoro e per mostrare che questo aspetto viene seriamente preso in considerazione dalla dirigenza.