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Report sulla produzione di mele in Nuova Zelanda

La produzione 2009 di mele in Nuova Zelanda è stata pari a 420.000 ton, con una riduzione dell’8% rispetto all'anno precedente, mentre le esportazioni sono scese a 257.000 ton (-15%). Principale responsabile di queste contrazioni è stato il clima avverso. La produzione 2010 è prevista di nuovo in crescita fino a 471.000 ton, in gran parte grazie alle favorevoli condizioni meteo della scorsa primavera e all'aumento di superfici impiantate. Le esportazioni sono stimate attorno alle 297.000 ton.

Con l'eccezione degli agricoltori bio, i cali produttivi non si sono tradotti in un maggior reddito per i produttori. La frutta coltivata tradizionalmente ha ottenuto media un guadagno di circa 20,50 dollari neozelandesi per cartone (TCE - tray carton equivalent = circa 18 kg), lo stesso profitto dell'anno precedente. Al contrario, i redditi per gli agricoltori bio sono risultati nell'ordine dei 36 dollari NZ per cartone. Si valuta un costo in pareggio per i produttori attorno ai 21 dollari NZ per cartone.

A fine giugno 2010, una commissione del Wto (Organizzazione mondiale del commercio) ha pubblicato la sua decisione per quanto riguarda l’accesso delle mele neozelandesi al mercato australiano. Il gruppo di esperti ha ritenuto che le misure restrittive dell'Australia sono in contrapposizione con i suoi obblighi legali come membro del Wto, secondo l'accordo fitosanitario (Wto-SPS). L'Australia ha fatto appello contro la decisione ed il caso è stato discusso a Ginevra a metà ottobre 2010. Si pensa che la sentenza in appello sarà resa pubblica entro fine novembre 2010.

Clicca qui per scaricare il documento integrale (in inglese, formato .pdf).