Aiab: in Umbria distribuite 60 tonnellate di ortofrutta agli associati in 18 mesi
L'analisi dei dati di oltre un anno della campagna Gruppi Organizzati di Domanda e Offerta, spiega un comunicato dell'ente, sono stati analizzati in uno studio realizzato in collaborazione con le Università di Perugia e Urbino ascoltando il parere dei soci consumatori e produttori, per capirne il livello di soddisfazione e le esigenze maturate, al fine di definire le prospettive di sviluppo dei GODO in Umbria.
I risultati delle elaborazioni si riferiscono ai questionari riconsegnati da 66 soci (54 della provincia di Perugia, 12 della provincia di Terni), pari al 32% del totale. Emergono richieste e valutazioni di vario genere, dall'ampliamento della gamma di prodotti al potenziamento delle informazioni relative alle aziende, dal miglioramento dei servizi forniti alla disponibilità ad organizzare gruppi di famiglie per nuovi punti di consegna.
In un convegno tenuto il 2 ottobre, dal titolo "I numeri della filiera corta, per lo sviluppo del biologico in Umbria", i protagonisti della filiera corta della Regione si sono confrontati al fine di arrivare alla pianificazione di nuove strategie volte ad una sempre maggiore soddisfazione dei soci Aiab. "L'attività che presentiamo - ha detto Vincenzo Vizioli, presidente di Aiab Umbria - è l'occasione per rimarcare la trasparenza che è alla base del rapporto tra agricoltori biologici e cittadini consapevoli che sono parte di uno stesso progetto e sarà anche occasione per evidenziare la vitalità di un settore che chiede a gran voce maggiore attenzione politica a partire dalla prossima revisione del PSR".