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Misure per combattere la futura scarsita' di cibo

India: gli scienziati puntano sulle nano-biotecnologie per aumentare la produttivita'

Scienziati e ricercatori agricoli di tutta l'India sono unanimi circa il considerevole declino della produzione agricola indiana. Essi sono del parere che la sicurezza alimentare del paese potrebbe essere in grave pericolo, a meno che i progressi in materia di nano-biotecnologie non vengano presto utilizzati per incrementare la produttività delle colture.

Molti ricercatori di alto livello hanno presenziato al meeting dell'IAUA (Indian AgricultureUniversities Association) presso il National Dairy Research Institute a Karnal, dove hanno espresso il timore che la disponibilità di cibo nei prossimi anni possa diventare un problema serio a livello mondiale, che necessita pertanto di essere affrontato in via prioritaria.

"La popolazione mondiale dovrebbe toccare 7,5 miliardi entro il 2020 e i 9 miliardi entro il 2050 - ha ricordato il Dott. B Mishra, vice-cancelliere dell'Università di Scienze e Tecnologie Agricole dello Shere-e-Kashmir a Jammu - L'aumento demografico più intenso si sta registrando in Asia e in Africa. C'è bisogno dell'intervento da parte della scienza per garantire la crescita della produzione, in modo che rimanga commisurata al numero di persone che avranno bisogno di alimentarsi".

Sottolineando la necessità di un progetto di espansione, il dottor AK Srivastava, direttore del National Dairy Research Institute (NDRI) di Karnal ha dichiarato: "Anche se l'India produce 230 milioni di tonnellate di grano, 149 milioni di ton di prodotti orticoli, 51 miliardi di uova, 7 miliardi di tonnellate di pesce e 105 milioni di ton di latte, la mancanza di adeguate tecnologie post-raccolta provoca ingenti sprechi di cibo e perdite economiche ogni anno".

Secondo le statistiche disponibili, più di un miliardo di persone in tutto il mondo sopravvivono con un solo pasto al giorno, di cui quasi 250 milioni vivono in India. L'unico pasto che ottengono è spesso lo scarto di qualcun altro o proviene dal bidone della spazzatura - sottolinea Srivastava - Entro il 2020, l'agricoltura avrà bisogno di più acqua per sostenere l'attuale livello delle rese, mentre la disponibilità idrica diminuirà del 12%. L'unica strada è l'agricoltura di precisione e l'uso della tecnologia per aggiungere sostanze nutritive ad un terreno che sta rapidamente perdendo la sua fertilità".

In questo contesto, l'Università agricola del Punjab (PAU), con sede a Ludhiana, ha già avviato un progetto di ricerca. L'università si vanta di ospitare uno dei migliori laboratori di nano-biotecnologie del paese e ha sperimentato per prima alcuni lavori sui nematodi del suolo. Il vice-cancelliere della PAU, dottor MS Kang, ha dichiarato: "Nematode è una delle principali cause di distruzione delle colture e, di conseguenza, anche responsabile per la limitazione delle rese. La nostra Università sta conducendo una ricerca nella quale un fungo è utilizzato per intrappolare i nematodi".

Secondo il dottor Kang, grazie alle nano-biotecnologie si stanno compiendo sforzi per un impiego migliore e più razionale di fertilizzanti e pesticidi. La tecnologia può essere utilizzata per la diagnosi precoce di malattie delle piante e per un uso di fungicidi in modo mirato. Ciò contribuirà ad ottenere un aumento della produzione".