Il mandarino: una sorgente di vitamine e antiossidanti
Il mandarino è l’agrume più dolce e può, a ragione, vantarsi di possedere svariate proprietà salutari. Per la sua delicatezza è gradito anche ai più piccini ed alle persone anziane. L’unica pecca del mandarino, per chi segue un regime ipocalorico, è l’elevato contenuto di zuccheri, il doppio dell’arancia. Ma questo non è certo un buon motivo per non gustarlo considerando, soprattutto, le sue eccezionali proprietà terapeutiche.
Del mandarino non si butta via niente, la buccia è ricca di "limonane", un prezioso principio antiossidante che contrasta l’invecchiamento. Si può consumarla lasciandola macerare nel tè, ad esempio; ma non è tutto, dalla buccia si ricava anche un olio essenziale in grado di alleviare tensioni nervose, stitichezza, aerofagia, acne, seborrea, insonnia e ritenzione idrica.
La polpa del mandarino, essendo ricca di vitamina C, è utile per prevenire il raffreddore e protegge mucose e capillari; la vitamina P, invece, contrasta la ritenzione idrica e favorisce la diuresi. Per finire, la polpa del mandarino contiene calcio, potassio e fibre, indispensabili per ossa, intestino e regolatrice della pressione arteriosa.
Gli scienziati del National Institute of Fruit Tree Science, ma anche altri studi paralleli, affermano che il mandarino avrebbe proprietà antitumorali e proteggerebbero il cuore. Sembra che analizzando 1000 persone si sia scoperto che bere un bicchiere di succo di mandarino al giorno ridurrebbe il rischio di sviluppare il tumore del fegato.
Gli specialisti australiani dicono, invece, che il consumo di arance e mandarini riduce del 50% le probabilità di cancro del tratto digestivo e del 20% di ictus. La vitamica C di cui è ricca il mandarino è utile anche per combattere le rughe e schiarire le macchie della pelle, rendendola soda e compatta. La buccia del mandarino può anche essere utile per un salutare massaggio alle gambe, facilitando il riassorbimento dei liquidi. Un valido aiuto per chi soffre di cellulite.