Puglia: anomalo anticipo di fioritura per i ciliegi
Generalmente l’anticipo della fioritura non è considerato positivo dagli agricoltori, che temono ovviamente l’arrivo del freddo. Nel Sud-Est (Conversano, Turi, Mola di Bari, Rutigliano, Castellana) la produzione cerasicola è insieme all’uva da tavola e all’orticola quella che procura maggior reddito, il fenomeno, dunque, rappresenta un campanello d’allarme per la stagione 2010.
"Lo sfasamento – spiega Giandomenico De Mola, dottore agronomo esperto in cerasicoltura – sta interessando per fortuna solo alcune produzioni. Su Turi, per esempio, zona di grande produzione, il fenomeno della fioritura anticipata non viene segnalato. È chiaro che il fenomeno desta non poca preoccupazione per il rischio di danni alle coltivazioni, che sono impreparate all’arrivo del freddo".
Le piante che già si trovano in una fase di crescita tipica della primavera, con la recrudescenza del freddo potrebbero essere più vulnerabili, con danni ingentissimi. "A determinare questa situazione anomala – continua l’agronomo – è stato il brusco abbassamento delle temperatura a fine settembre". Dubbi anche sull’effetto dei fitofarmaci usati dai coltivatori per garantirsi l’anticipo delle produzioni: l’uso continuo di prodotti chimici potrebbe risultare tra le cause delle fioriture anticipate di ciliegi, la cui produzione rischia di essere stravolta nel suo ciclo naturale.
La fioritura dei ciliegi è uno degli spettacoli che maggiormente attraggono i turisti in Giappone, al punto che l’inizio della fioritura, celebrata con la Festa nazionale dei fiori di ciliegio, viene prevista dalle società meteo per organizzare i tour dei turisti. Per il 2010, l’Ente Meteorologico Nipponico ha annunciato il 18 marzo come data per la fioritura. Che se confermata batterebbe di tre giorni il record stabilito lo scorso anno, quando tutti si erano meravigliati della anticipata fioritura (la più precoce dal 1876).