Aumentano i consumi ma, per la prima volta da dieci anni a questa parte, calano i produttori marchigiani di biologico, penalizzati dall'arrivo sul mercato di prodotti stranieri che sfruttano la mancanza dell'etichetta d'origine e non sempre rispettano gli standard europei. E' la fotografia del settore che emerge da un'analisi della Coldiretti.
Rispetto allo scorso anno, si legge in una nota, le imprese che fanno prodotti bio sono diminuite del 5% passando da 2.822 a 2.687 (dati Sinab). Un effetto, denuncia Coldiretti Marche in una nota, non del disinteresse dei cittadini, che anzi hanno aumentato i consumi di bio del 5,4%, ma della concorrenza sleale delle produzioni straniere.
Se da un lato, le produzioni bio sono sempre piuù presenti in mense (+16%) e agriturismi (+18%) e gli acquisti direttamente dal produttore sono aumentati del 18%, dall'altro sono triplicate le importazioni extracomunitarie di biologico che vengono spesso spacciate come 'Made in Italy' per la mancanza dell'obbligo di indicare la reale origine in etichetta.
