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Spagna: pronosticato calo produttivo per gli agrumi a Valencia

L'organizzazione agricola valenciana AVA-Asaja prevede un calo nella produzione agrumicola 2009/10 compreso tra il 20 e il 25%. Nonostante questo, la qualità del prodotto dovrebbe risultare quest'anno eccellente, grazie all'assenza di problematiche di tipo fitosanitario, superando il fenomeno del piccolo calibro dei frutti che si era verificato negli anni passati. I recenti piani di lotta alla mosca della frutta sono inoltre giudicati "un successo" dall'organizzazione agricola.
 
Il presidente di AVA-Asaja, Cristóbal Aguado, ha sottolineato che la campagna potrebbe risultare "alquanto breve" e che non esistono dunque "ragioni oggettive" perché si ripeta un altro "anno disastroso" per i produttori.

Secondo le stime dell'organizzazione, la produzione valenciana dovrebbe aggirarsi su un volume complessivo di tre milioni di tonnellate, mentre quella a livello nazionale sarà compresa tra 4,9 e5,32 milioni di tonnellate. Le riduzioni maggiori dovrebbero interessare le arance e, in misura minore, le clementine tardive. Tuttavia, secondo AVA-Asaja, non è ancora chiaro l'impatto che questa situazione avrà sul drammatico fenomeno dell'abbandono dei campi, causato dalla scarsa redditività della produzione agrumicola nel corso degli ultimi anni.

Inoltre, stando alle cifre fornite da AVA, si stima che l'industria deisucchi di frutta, che la scorsa stagione ha acquistato 1,4 milioni ditonnellate di agrumi, potrebbe essere in grado di assorbire almeno il 20 per cento dellaproduzione nazionale.

Nelfrattempo, i prezzi rilevati dal ministero spagnolo dell'agricoltura durante la scorsa settimana indicano un andamento di mercato ben più articolato rispetto alla stessa settimana della scorsa stagione. Mentre Okitsu, Clauselina, Owari e Arrufatina aumentano di prezzi, Clemenpons, Clemenules e Oronules sono pagae meno. Marisol e Naveline appaiono invece stabili.