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I limoni argentini guardano al mercato cinese

L'apertura del mercato cinese per i limoni argentini appare come un obiettivo di futura realizzazione. La Cina riceve al momento soltanto agrumi "dolci" dall'Argentina, come arance, mandarini e pomelo, ma per i limoni la strada è ancora sbarrata.

La Cina, infatti, è un paese libero da infestazioni di "mosca della frutta" e le autorità sanitarie locali guardano al limone come possibile veicolo di immissione di questo parassita nel paese. Tutti gli altri agrumi sono ammessi, purché sottoposti ad adeguato trattamento di quarantena, a basse temperature, proprio per prevenire l'eventuale sviluppo di larve della mosca della frutta.

Da parte loro, le autorità fitosanitarie argentine (Senasa) non hanno accettato di sottoporre anche i limoni al trattamento di quarantena, in quanto le temperature molto basse richieste dal protocollo danneggerebbero i limoni, che sono assai più sensibili di altri agrumi al gelo. Simili danni da freddo si sono già verificati nell'esportazione di limoni argentini in Giappone, dove infatti il commercio del prodotto è risultato un fiasco.

La Repubblica Popolare Cinese, con una superficie di 6,6 milioni di chilometri quadratu, è il quarto paese con la massima estensione del mondo, dopo Russia, Canada e Stati Uniti. La Cina rappresenta il mercato potenziale più importante al mondo, con l'88% di tutta la popolazione dell'Asia Orientale (Cina, Corea e Giappone). Con 1 miliardo e 300 milioni di abitanti, inoltre, la Cina è il paese più popoloso della terra, con il 20% della popolazione mondiale.

Pur possedendo uno dei redditi pro capite più bassi di tutto l'Estremo Oriente (2.640 dollari), la Cina vanta un 43% di popolazione che vive nei grandi centri urbani e che presenta un potere d'acquisto discretamente buono, con un grande potenziale da sviluppare.