
Come spiega il direttore Steve Cock, la filosofia di fondo di questa organizzazione è quella di ricevere un compenso dagli importatori solo sulla base di un effettivo vantaggio scaturito dai servizi di consulenza da essa offerti: il risparmio per un importatore ben consigliato può infatti aggirarsi nell'ordine delle decine di migliaia di sterline o di euro, alle volte arrivando anche a centinaia di migliaia!
Come funziona
Il calcolo dei dazi doganali si basa solitamente su tre fattori:
1. La classificazione tariffaria
2. Il paese di origine della merce
3. Il valore della merce
I primi due fattori sono fissi e non manipolabili. Un eventuale mutamento del dazio finale dipende dunque esclusivamente dal valore della merce. Qui si può operare in due direzioni per risparmiare qualcosa: eliminare dal calcolo gli elementi del carico che non generano valore oppure richiedere il rimborso di quanto pagato in eccesso rispetto al valore reale della merce.
"Inoltre - aggiunge Steve Cock - per frutta e verdura bisogna tenere in considerazione anche l'impatto del cosiddetto sistema SIV, ossia dei Simplified Import Values.
Simplified Import Values (SIV)
Il sistema SIV prende le mosse dalla constatazione che la gran parte dei prodotti ortofrutticoli non hanno un vero e proprio valore all'atto dell'arrivo in porto, almeno fin tanto che non vengono consegnati e venduti, generando un ritorno per il fornitore. E' dunque possibile effettuare un pagamento doganale preliminare in forma di deposito e successivamente, solo a conclusione dell'iter di consegna e di vendita, stabilire il valore definitivo della merce. A quel punto, eventuali differenze in eccesso rispetto a quanto versato in forma di deposito potranno essere recuperate dall'importatore.
Commissioni di acquisto
E' abbastanza comune per i prodotti ortofrutticoli essere acquistati da agenti. Il maggior prezzo derivante dalla commissione dovuta all'agente è voce da scorporarsi dal calcolo del valore della merce assoggettabile a dazio, cosa che comporta un ulteriore risparmio.
Interessi su pagamenti dilazionati
D'altra parte, un importatore potrebbe aver concordato con i fornitori forme dilazionate di pagamento della merce, con conseguente applicazione di un interesse sul debito, che risponde ai tassi in vigore nei paesi di origine della merce stessa. Anche questo elemento va scorporato dal calcolo del valore effettivo dei beni importati, sul quale applicare il relativo dazio doganale.
Commercio equo e solidale
Quando si importa ortofrutta rientrante in piani di commercio equo e solidale (Fairtrade), una parte del valore della merce è da considerarsi come una donazione caritatevole, mirata a progetti di sviluppo sociale nei paesi di origine dei prodotti stessi. Anche tale componente va dunque potenzialmente scorporata dal valore della merce, ai fini del calcolo del dazio.
Contatti:
Steve Cock
The Customs Consultancy
E-mail: [email protected]
Web: www.thecustomsconsultancy.com