Alcune esperienze italiane di successo nell'educazione alimentare dei piu' giovani
La Conferenza ha creato un momento di scambio di idee ed esperienze tra esperti del settore riguardo alla promozione di alimenti sani e stili di vita salutari soprattutto per bambini. Gli obiettivi dell’evento sono stati quelli di individuare modelli operativi applicabili per la realizzazione del Progetto School Fruit Scheme che mette in campo oltre 90 milioni di euro per favorire il consumo di frutta in Europa.
La Commissaria europea all'agricoltura, Mariann Fischer Boel, osserva alcune composizioni a base di frutta realizzate da alcuni alunni
Luciano Trentini, direttore del CSO, è stato invitato a presentare in questa importante assise l’esperienza italiana in termini di promozione rivolta ai bambini, concentrando l’intervento su tre progetti che più di ogni altro sono mirati a favorire i consumi di frutta tra i più piccoli. Si tratta in particolare del Progetto Fruitness, finanziato dall’Unione Europea e realizzato dal CSO in Austria, Germania Svezia, Regno Unito e Polonia.
Un momento dell'intervento di Luciano Trentini
Il Progetto, giunto ora al terzo anno di attività, utilizza il supereroe per convincere i bambini che mangiare frutta, in particolare pesche, pere e kiwi, non solo fa bene ma è anche divertente. Nei punti vendita della grande distribuzione europea o nei negozi specializzati vengono distribuiti video game di Fruitness e altri gadget, molto apprezzati dai bambini soprattutto in età scolare. Il sito www.fruitness.eu, dove è possibile ricevere preziose informazioni nutrizionali ma anche giocare e divertirsi con game interattivi, ha ad oggi quasi 600.000 contatti.
Mentre Fruitness è attivo esclusivamente fuori dai confini nazionali, nelle scuole italiane è stato realizzato con successo il Progetto Frutta Snack. Il progetto pilota è stato realizzato in Emilia-Romagna, Lazio e Puglia in collaborazione con gli Uffici Scolastici regionali e provinciali. La sperimentazione ha coinvolto oltre 80 scuole superiori per le aree di Bologna, Roma, Bari e circa 60.000 ragazzi. L’idea è quella di distribuire la frutta nelle scuole con vending machine personalizzate contenenti singoli frutti in sacchetti o frutta al naturale tagliata e confezionata. La distribuzione automatica della frutta fresca o tagliata e confezionata è una modalità innovativa di presentazione del prodotto che crea una alternativa salutistica ai soliti snack.
Il terzo progetto illustrato alla Commissione Europea da Luciano Trentini in questi due giorni di work shop è stato "Fattorie didattiche" della Regione Emilia Romagna. Un'esperienza pluriennale di contatto diretto dei bambini con la natura e la produzione. Un'occasione importante per conoscere i ritmi e la stagionalità delle produzioni, fattori questi che concorrono ad avvicinare i bambini al consumo di frutta e verdura che diventano alimenti più interessanti e meno anonimi.
"L’Italia - dichiara Luciano Trentini a conclusione del suo intervento a Bruxelles – vanta esperienze di promozione e comunicazione sulla frutta che hanno riscosso notevole interesse in tutta Europa. La Conferenza di Bruxelles è stata una occasione importante per mettere in luce il percorso seguito a livello nazionale in termini di valorizzazione per i più piccoli e le risorse messe a disposizione dalla Comunità con School Fruit Scheme saranno una importante opportunità per continuare e consolidare il percorso avviato".