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Frutta e verdura riducono il rischio di ricadute del tumore al seno

Secondo uno studio americano, in alcune pazienti, già sottoposte a intervento per cancro alla mammella, si è riscontrato un rischio di ricomparsa della patologia ridotto di un terzo, grazie ad un consumo di frutta e verdura drasticamente superiore anche rispetto a quanto consigliato dalle attuali linee guida americane.

Pare che tali risultati siano da collegarsi ad un abbassamento, dovuto alla dieta, del livello di estrogeni nel sangue. Gli estrogeni sono infatti considerati ormoni vettori del tipo più comune di cancro al seno.

Secondo John Pierce della Università californiana di San Diego: "Sembra che un'alimentazione ricca di frutta, verdura e fibre, cheriduce i livelli di estrogeno in circolazione nel sangue, abbia unnotevole impatto benefico solo sulle donne che hanno livelli di estrogenosuperiori a una certa soglia".

Test sperimentali sono stati condotti su un campione di 3.000 pazienti - età media 53 anni - operate di cancro al seno per la prima volta. Alla metà del campione è stata somministrata una dieta comprendente 10 porzioni di frutta e verdura al giorno, con maggiore assunzione di fibre e minori quantitativi di grassi.

"Dal confronto tra ilgruppo che ha seguito la dieta modificata e il gruppo che si è attenutoalle linee guida alimentari normali - hanno spiegato gli studiosi - è emerso che soltanto il 16% delle donne cheavevano raddoppiato le dosi di frutta e verdura hanno avuto ricadute nella patologia entro sette anni, mentre la percentuale sale al 23% per quelle che avevano seguito una dieta normale. Per le donne già entrate in menopausa, il rischio di ricadute si riduce del 47%, raddoppiando le dosi di frutta e verdura".