Mercati ortofrutticoli rionali: esporre etichette a norma costituisce l'eccezione
Per quel che riguarda l’ortofrutta, dall’indagine emerge che ancora pochi cittadini possono sapere se la mela che stanno per acquistare è una Golden, se è italiana o se è di prima o seconda categoria. In generale, la varietà è presente solo nel 63% dei casi; l’origine nel 38% e la categoria nel 28%.
Percentuali molto basse sono state riscontrate per queste due ultime informazioni: in Calabria, ad esempio, l’origine e la categoria non vengono mai indicate; mentre in Campania la provenienza di frutta e verdura è presente solo nel 16% dei casi.
A livello regionale l’indagine individua proprio in queste due regioni le performance meno virtuose: nelle città di Catanzaro, Reggio Calabria, Napoli e Benevento nessun venditore era pienamente in regola con la normativa sull’etichettatura. In queste città sono l’origine e la categoria le informazioni più carenti: in particolare la presenza della categoria non è stata mai evidenziata.
Critica anche la posizione dell’Umbria (Perugia) e della Basilicata (Matera): in entrambi i casi non si arriva al 10% di positività (rispettivamente 5% e 8%). Da evidenziare però una buona diffusione, nel caso dell’Umbria, dell’indicazione dell’origine: 40%.
Al primo posto della classifica delle regioni troviamo invece il Piemonte, con il 100% dei banchi in regola. Seguono la Toscana e la Liguria; qui però, le percentuali di chi rispetta la legge sono molto basse: solo il 33%.