Il punto sulla produzione italiana di kiwi
Le regioni italiane che hanno registrato i maggiori incrementi produttivi sono state Lazio, Veneto e altre zone del Centro-Sud Italia, sia perché nel 2007 erano state le più colpite dalla scarsa produzione, sia per l'entrata in piena produzione di diversi impianti giovani e all'aumento del calibro medio previsto.
Aspetti qualitativi
La qualità si presenta abbastanza diversificata per quanto riguarda il calibro medio dei frutti, risultato buono/ottimo in Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte, mentre appare di medie dimensioni in Lazio. Il grado zuccherino è in generale buono, con maturazione regolare dei frutti.
Situazione commerciale
Alla data del 30 novembre 2008, i volumi di prodotto venduto risultavano abbastanza soddisfacenti, considerato il prolungamento della raccolta (soprattutto nel Lazio) e la permanenza di merce neozelandese su diversi mercati.
Come usuale in questa prima parte della stagione commerciale, i volumi più cospicui sono stati inviati oltremare e verso la Russia, mentre nelle prossime settimane, in occasione delle festività natalizie e grazie all'uscita definitiva dal mercato della merce neozelandese, ci si attende un'accelerazione delle vendite, soprattutto in Europa Occidentale.
Rispetto agli anni scorsi, questa stagione il kiwi italiano sta subendo una maggiore concorrenza da parte del prodotto greco (che ha visto una crescita quantitativa del 20% circa rispetto al 2007) e da parte del kiwi iraniano, proposto a prezzi più economici soprattutto sui mercati dell'Europa Orientale, ma anche in Germania e in Finlandia.
I prezzi dei kiwi italiani sono al momento inferiori rispetto al 2007 e risultano così sicuramente appetibili per catene di distribuzione e consumatori.
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