Tracce di antibiotico riscontrate in mele austriache e svizzere
Si tratta di quantità minime dell'antibiotico che non rappresentano in alcun modo un rischio per la salute, ha dichiarato all'ATS il chimico cantonale turgoviese Christoph Spinner: "Nessuno si attendeva di trovare una simile contaminazione nelle mele", ha comunque ammesso il chimico cantonale. Era infatti opinione diffusa che l'antibiotico si sarebbe decomposto in modo rapido sulle piante da frutta.
Dopo le prime segnalazioni ricevute dall'Austria, i laboratori dei tre cantoni maggiormente toccati dal fuoco batterico hanno deciso di intensificare i controlli sulla frutta. In 52 campioni, su 62 presi in esame, sono state rilevate tracce dell'antibiotico.
Si è trattato di quantità fra gli 0,0005 e gli 0,009 mg/kg. In Svizzera e nell'UE non esiste un limite massimo per la streptomicina contenuta nei prodotti alimentari, mentre in Austria il limite è fissato a 0,05 mg/kg.
L'utilizzazione della streptomicina, autorizzata per combattere il fuoco batterico per la prima volta quest'anno in Svizzera, ha sollevato controversie in merito a considerazioni sia ambientali che di sanità pubblica. L'antibiotico viene infatti impiegato anche nella medicina umana: la sua utilizzazione per la protezione delle piante accresce il rischio della formazione di resistenze.