CreSo: giornata tecnica melo
Il 5 dicembre 2008, alle ore 9:00 presso il Centro Ricerche per la Frutticoltura di Manta (CN), il CReSO propone una giornata tecnica dedicata alla melicoltura piemontese. Il melo, insieme con pesco e actinidia, è uno dei pilastri dellafrutticoltura piemontese; la specie su cui si è riusciti ad ottenereuna vera e propria eccellenza del territorio.
Ripartizione varietale della melicoltura piemontese
A fianco della produzione a km zero, rivolta alla domanda delterritorio e alla sua immagine, si è formata una filiera più complessache produce per regioni e Paesi che – per il clima o per insufficienzestrutturali – non sono in grado di produrre frutti di qualità: il 62%delle mele made in Cuneo sono destinate all’esportazione e ben il 39%prende la strada di prestigiosi mercati extra-UE. Proprio lì dove lacompetitività si gioca su qualità e logistica, la serietà el’organizzazione della nostra filiera è venuta fuori.
Buona, anzi ottima annata per le mele prodotte ai piedi del Monviso. Le basse temperature di settembre hanno reso croccante e ben strutturata la polpa e il colore della Mela Rossa Cuneo si è espresso con luminosità. La stagione non era cominciata bene, con i danni delle gelate di marzo; poi le piogge persistenti fino al 20 giugno hanno favorito le malattie fungine e scombinato i cicli degli insetti dannosi.
Il tutto si è tradotto in un aggravio di impegno per i frutticoltori e i loro tecnici di fiducia nel difendere il raccolto dalle avversità. Alla fine, la soddisfazione di essere riusciti a gestire una situazione difficile, ricorrendo esclusivamente a tecniche di difesa eco-sostenibili.
Giornata tecnica melo
La giornata del 5 dicembre, ospitata nell’area comunicazione in fase di allestimento grazie al contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo, sarà l’occasione per presentare i risultati di alcune delle ricerche di immediato interesse applicativo svolte dal Centro ricerche del Creso.
Graziano Vittone, dopo la caratterizzazione climatica dell’annata, esporrà il bilancio fitosanitario: l’evoluzione dei patogeni e dell’entomofauna del melo. Particolare attenzione alle patologie emergenti, quali la "patina bianca" su Gala, provocata da un basidiomicete, individuato nel 2008, o la piralide del mais che a fine stagione passa dalla coltura erbacea al melo.
Daniela Ballatore riferirà sulla normativa europea che sta drasticamente riducendo il numero delle sostanze attive a disposizione della difesa convenzionale: un ulteriore stimolo a procedere lungo la strada della produzione eco-sostenibile.
Si assiste da un lato alla crescente assunzione di responsabilità dei frutticoltori piemontesi nei confronti dell’ambiente, dall’altro si mettono a punto soluzioni innovative per rispondere alla richiesta della distribuzione e del consumo di garanzie per la sicurezza alimentare. Esemplificano tali indirizzi gli interventi dei ricercatori Daniele Demaria sull’affinamento delle tecniche di controllo delle "infestanti di sostituzione" e Alessandro Bevilacqua sull’applicazione spray della confusione sessuale per la prevenzione dell’ovideposizione della Cydia pomonella, il verme delle mele, in sostituzione degli insetticidi "naturali" e di sintesi.
Cristiano Carli riferirà della ricerca sui portinnesti, esaminando il loro contributo alla prevenzione della "stanchezza" del suolo. Infine, Lorenzo Berra presenterà i risultati dei performance test sulle nuove selezioni di melo, valutate sia sotto il profilo della qualità che della resistenza alle malattie. Alla giornata interverranno l’Assessore regionale Mino Taricco e l’Assessore provinciale Sebastiano Massa.
Per maggiori informazioni:
Dr Silvio Pellegrino - Direttore
CReSO - Consorzio di Ricerca e Sperimentazione per l'Ortofrutticoltura piemontese
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