Anche se di breve durata, la dieta riduce il rischio di problemi cardiovascolari
"Le abitudini alimentari - spiega il professor Francesco Bernardi Bernardi del Dipartimento di biochimica e biologia molecolare dell'ateneo ferrarese - rappresentano un elemento chiave per lo sviluppo e il decorso delle malattie croniche, in particolare di quelle cardiovascolari.
Su un campione di donne in pre-menopausa (43-54 anni), in sovrappeso e con un moderato rischio cardiovascolare, il gruppo di ricerca ha valutato gli effetti di un nuovo regime dietetico, che combina le indicazioni contenute nel "National Cholesterol Education Program-Adult Treatment Panel III" con quelle della dieta mediterranea, nota per la sua azione anti-infiammatoria.
"La dieta proposta - spiega il professor Bernardi - dimostra come un intervento dietetico modesto e breve, solo di poche settimane, influenzi non solo parametri come l'indice di massa corporea e il colesterolo totale, ma riduca sensibilmente specifici fattori di rischio trombotico".