UE: si discute sulla riduzione dei sussidi agli agricoltori
Il dibattito sulle risorse europee da destinare all'agricoltura ha visto, negli ultimi anni, contrapporsi Francia e Gran Bretagna. Mentre la prima si e' sempre battuta a sostegno degli aiuti ai contadini, la seconda ha invece più volte richiamato la necessita' di spostare fondi verso settori come la ricerca e l'educazione. I sussidi agli agricoltori restano comunque, al momento, la maggiore voce di spesa del budget dell'UE, coprendo circa il 40% del totale.
Secondo la Fischer Boel "non serve rivedere completamente la Pac, ma alcuni cambiamenti sarebbero necessari". I sussidi diretti agli agricoltori, ha spiegato il commissario, andrebbero ridotti a vantaggio di "aiuti indiretti non legati alla produzione, ma a supporto dello sviluppo rurale e di progetti per l'ambiente". I cambiamenti di cui parla il commissario andrebbero in pratica a modificare l'attuale sistema di sussidi, corrisposti agli agricoltori in base alla quantità di bestiame allevato o a seconda della superficie di terra coltivata. "A prescindere dall'ammontare delle risorse per la Pac dopo il 2013 - ha concluso Fischer Boel - e' difficile comunque immaginare che daremo una fetta più piccola di torta agli obiettivi associati allo sviluppo rurale".
La Francia, che detiene la presidenza dell'UE fino a dicembre, sostiene che, soprattutto durante l'attuale crisi che ha visto i prezzi crescere vertiginosamente, e' importante mantenere gli attuali livelli di sussidi diretti agli agricoltori.