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Ricerca: l'inquinamento atmosferico puo' contemporaneamente aumentare e diminuire le precipitazioni

Un team internazionale di ricerca, composto da scienziati tedeschi e israeliani, ha scoperto che l'inquinamento atmosferico può avere effetti diametralmente opposti: a seconda delle condizioni dell'ambiente locale, infatti, la presenza di microparticelle nell'aria può tanto aumentare quanto diminuire le piogge. Gli esiti di questa ricerca potranno essere utili, specialmente in un contesto di crescente inquinamento ambientale, per l'elaborazione di previsioni più precise su come l'inquinamento stesso influenza le condizioni meteorologiche, le risorse idriche e il clima futuro.

Le attività umane provocano l'immissione nell'atmosfera di molte particelle così piccole da fluttuare nell'aria. Prima dell'intervento dell'uomo, le masse d'aria al di sopra delle terre emerse contenevano soltanto il doppio di microparticelle aeree (aerosol) rispetto alle masse d'aria al di sopra degli oceani. Adesso questo rapporto è cresciuto di centinaia di volte. Per molto tempo si è discusso se questa forma d'inquinamento riducesse o aumentasse le precipitazioni. "Ora sappiamo che
entrambe le tesi sono vere", ha spiegato il Prof. Meinrat O. Andreae, coautore della ricerca e direttore dell'Istituto tedesco di chimica Max Planck.


A destra: il fumo prodotto da un'attività agricola ostacola le precipitazioni di una nuvola in Amazzonia. A sinistra: una nube di analoghe dimensioni rilascia pioggia nello stesso giorno, a poca distanza dal primo luogo.

Da parte sua, il Prof. Rosenfeld dell'Università ebraica ha aggiunto: "La quantità di aerosol è un fattore critico nel controllo di come l'energia viene distribuita nell'atmosfera. Le nuvole non sono altro che il prodotto dell'evaporazione dell'acqua, fenomeno provocato dall'energia solare. In questo senso, le micro-particelle agiscono in due direzioni: da una parte come un filtro solare che riduce il quantitativo di energia solare che raggiunge la terra, con conseguente diminuzione delle evaporazioni; d'altra parte, senza le particelle di aerosol non ci sarebbe un "aggancio" alla condensazione del vapor acqueo e dunque alla successiva precipitazione. Però, se le micro-particelle sono troppo numerose, le goccioline di condensa non riescono a raggiungere la massa critica per precipitare al suolo e così, niente pioggia; per non parlare poi del maggiore effetto riflettente di una grande concentrazione di aerosol nei confronti dei raggi solari, con conseguente raffreddamento e siccità della terra".

In una simulazione condotta dai ricercatori, ad un iniziale incremento delle particelle aeree inquinanti, le precipitazioni tendono ad aumentare fino ad un punto massimo, per poi diminuire bruscamente a concentrazioni molto elevate di aerosol. La conseguenza è che se l'aggiunta di aerosol può risultare efficace nell'incremento delle precipitazioni, essa è assolutamente deleteria laddove già esistano condizioni locali di inquinamento. Qui, l'aumento delle particelle può diminuire fortemente le piogge e portare a fenomeni di siccità.