Australia: massiccio ricorso a lavoratori stagionali immigrati per il lavoro nelle campagne
Il ministro federale per l'agricoltura Tony Burke ha annunciato oggi che il piano, della durata iniziale di tre anni, permetterà a 2500 persone di Kiribati, Tonga, Vanuatu e Papua Nuova Guinea di lavorare in Australia ogni anno per sette mesi su 12. I lavoratori stranieri saranno mandati a raccogliere frutta e verdura per ovviare ad una carenza cronica di manodopera, che costerebbe ora al settore 700 milioni di dollari (420 milioni di euro), ha spiegato Burke.
L'arrivo del primo gruppo è previsto in tempo per il prossimo raccolto in primavera. Lo schema, già attuato con successo in Nuova Zelanda, ha ricevuto il sostegno entusiasta della Federazione nazionale agricoltori e quello più cauto dei sindacati, che chiedono regole ferme e garanzie di protezione da pratiche illecite e di sfruttamento.
Il ministro Burke ha sottolineato che non si tratta di utilizzare forza lavoro a basso costo, e che anzi lo schema potrà costare ai datori di lavoro un po' di più che assumere dei locali. I datori di lavoro dovranno prima dimostrare che non vi è altra manodopera disponibile, soddisfare gli standard e le paghe australiane, finanziare metà dei passaggi aerei e contribuire ai costi di alloggio. E i lavoratori stranieri dovranno soddisfare i normali requisiti di immigrazione in materia di salute e sicurezza.
Fonte: stranieriinitalia.it