La Repubblica Ceca respinge il programma europeo di distribuzione gratuita di frutta nelle scuole
Il locale ministro dell'agricoltura, PetrGandalovič, è tra le principali voci critiche di questo programma. Egli afferma che la responsabilità di una dieta sana tra i bambini ricade sui genitori degli stessi e non sui loro insegnanti o sullo stato.
Dello stesso parere è Miroslav Ouzký, membro ceco del Parlamento Europeo, che dichiara: "Penso che il ministro Gandalovič sia nel giusto, quando afferma che ogni intervento dello stato o ogni tentativo da parte dello stato di sostituirsi aduna responsabilità che è direttamente in capo alle famiglie sia sbagliato. Dovrebbe essere utilizzata soltanto come ultima risorsa. Cerchiamo di non dimenticare che anche in Romania, sotto il regime di Ceausescu, si tentò di distribuire frutta e verdura agli alunni delle scuole. Perciò siamo del parere che l'idea dell'Unione Europea appartenga a quella categoria di direttive che abbiamo sperimentato sotto i regimi comunisti".
Anche la Germania aveva espresso qualche riserva sul programma europeo, ma al momento soltanto la Repubblica Ceca ha manifestato un rifiuto così aperto. Sempre Miroslav Ouzký ha sostenuto che, come già in passato per il latte, questa misura potrebbe provocare nuove "guerre" commerciali tra i vari stati membri dell'Unione.
Ma, al di là delle prese di posizione "ideologiche", una delle ragioni dell'ostilità del governo ceco nei riguardi del programma si fonda su più prosaiche questioni di denaro. Il programma europeo viene infatti coperto solo in parte dai fondi comunitari e richiede un co-finanziamento da parte dei governi locali: alcuni esponenti della Repubblica Ceca ritengono che il co-finanziamento sarebbero soldi gettati via. Ma ci sono anche altri, come Zuzana Roithová, che sono invece del parere che rifiutare l'aiuto dell'UE in questo progetto sarebbe come mordere la mano che ti nutre.
Fonte: radio.cz