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Fao: il degrado superfici coltivabili raggiunge il 20%

Aumenta il degrado delle terre coltivabili in molte parti del mondo. Secondo uno studio della Fao, considerando un periodo di 20 anni, il declino interessa oltre il 20% di tutte le superfici coltivabili, il 30% delle foreste e il 10% delle praterie.

L'organismo dell'Onu per l'alimentazione e l'agricoltura stima che 1,5 miliardi di persone, o un quarto della popolazione mondiale, dipendono direttamente da territori degradati. "Le conseguenze di degrado del terreno sono causa di una scarsa produttività agricola, di emigrazione, di insicurezza alimentare, di danni alle risorse elementari e agli ecosistemi di base - afferma la Fao - e la perdita di biodiversità attraverso le modifiche degli habitat si ripercuotono, a livello genetico, sia sulle specie vegetali che su quelle animali".

Allo studio, finanziato dal Fondo per lo sviluppo mondiale dal titolo "Land degradation assessment in drylands (LAda)", hanno collaborato Fao, Programma ambientale delle Nazioni unite e Organizzazione mondiale dell'informazione del territorio (Isric).

Fonte: tendenzeonline.info