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Dibattito aperto in Italia sulla forbice tra prezzi alla produzione e al consumo

Dopo le indagini dell'Antitrust, a giugno, sugli effetti di moltiplicazione del prezzo lungo la filiera ortofrutticola, è tema di questi giorni un articolo di approfondimento pubblicato sulla rivista "Il Mondo" e intitolato "I Paperon de' peperoni", nel quale si abbinano - non del tutto a proposito - i profili di alcune aziende di primo piano del settore, con gli elevati prezzi al consumo dei prodotti ortofrutticoli.

Nel commentare l'articolo, il presidente di Unaproa, Fabrizio Marzano, ha ricordato che la filiera distributiva risulta più corta ed efficiente - e dunque meno costosa per il consumatore finale - quando vi sia un sistema organizzato e una concentrazione dell'offerta: cioè laddove esista un'organizzazione di produttori (Op).

"Lì dove ci sono Op che operano in maniera efficace - afferma Marzano nella nota - il 'valore aggiunto' rimane all'interno della filiera e ciò a tutto vantaggio sia del produttore che del consumatore. Non è un caso che la politica dell'Unione europea nel settore dell'ortofrutta fa perno proprio sul sostegno alle Organizzazioni dei produttori e, attraverso la riforma della Organizzazione comune del mercato (Ocm), ha inteso proprio rafforzare il loro ruolo."

Nel frattempo, si discute anche sul fronte alimentare, dove la Coldiretti denuncia una moltiplicazione anche di cinque volte dei prezzi dal campo alla tavola, con scarsi ritorni per i produttori e prezzi elevati per i consumatori, mentre la Cia (Confederazione italiana agricoltori) ha salutato positivamente le azioni di controllo, monitoraggio e vigilanza annunciate dal Governo sul tema.

Ma alcuni fenomeni di rincaro dei prezzi sembrano dovuti - secondo Federalimentare - all'aumento delle quotazioni internazionali di alcune materie prime (cereali, latte e derivati, zucchero, uova, carne), su cui stanno pesando fattori macroeconomici come un aumento stabile della domanda, la debolezza dell'offerta e lo scarso livello delle scorte mondiali.

Anche sulla formazione del prezzo di alcuni prodotti ortofrutticoli ha influito la minore produzione degli ultimi mesi. Il trend produttivo previsto in Europa, tuttavia, dovrebbe contribuire a una riduzione dei prezzi (vedi articolo correlato).

Istat - Numeri indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività -Indici nazionali per voce di prodotto - Anno 2007 - Base 1995=100
Prodotto
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Lug
Var % Gen-Lug
Frutta fresca126,4
126,6
127,1127,9
129,2130,9
130,7+3,4
Frutta secca,
in gusci, conservata
129,8
129,9
130,0130,2130,6130,9131,0
+0,92
Tot. frutta
126,8
127,0127,4128,1129,3130,9130,7+3,07
Ortaggi e legumi freschi138,7137,9
136,3
137,0137,5136,3
135,3
-2,45

Patate 134,5135,3137,8146,7152,3149,4144,5+7,43
Ortaggi e legumi
surgelati
124,9125,4125,6125,9126,1126,2126,4
+1,20
Ortaggi e legumi
secchi e conservati
124,5124,7124,9125,0125,1125,3125,6
+0,88
Tot. ortaggi
136,8136,4135,8137,9139,3138,1136,6 -0,14