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Profumo intenso, colore giallo dorato e polpa dal gusto dolce e naturale, così si presenta la pesca di Leonforte, prodotto di nicchia e proprio per questo inserito nell'elenco dei presidi Slow-food in Sicilia.
La caratteristica che contraddistingue queste pesche da tutte le altre è il periodo di maturazione: settembre. Il segreto di questa maturazione così tardiva sta in un piccolo e semplice accorgimento: le pesche vengono chiuse in sacchetti di carta.
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Il rimedio arriva qualche anno dopo: il sacchetto di carta pergamenata in cui vengono avvolti i frutti protegge le pesche da parassiti e intemperie ed evita l’uso eccessivo di concimi di origine industriale. La pratica si diffonde rapidamente e così rinasce la storia della pesca di Leonforte.
Le piante vengono costantemente curate durante l’anno: si dà il rame agli alberi e l’olio bianco alle gemme, si potano i rami e si concima. L’irrigazione è giornaliera con degli impianti a goccia con acqua di sorgente e del fiume Crisa, qualità minerali adatte a questo tipo di coltivazione.
A giugno, dopo l’ultima potatura iniziano ufficialmente i lavori per i frutti. Dopo l’insacchettamento si lasciano maturare le pesche durante tutta l’estate e solo a fine settembre avviene la raccolta. Con una leggera rotazione del picciolo si staccano i frutti uno per uno e poi si tolgono i sacchetti. Ogni frutto viene controllato accuratamente e poi messo in commercio.
Ogni anno, la prima domenica di settembre, Leonforte festeggia la Sagra della Pesca e dei prodotti tipici.
Fonti: Vivienna/Buonpernoi