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Ricerca: date l′aspirina alle pere

Una ricerca condotta da un neozelandese in collaborazione con scienziati cinesi, ha dimostrato che dare l'aspirina alle pere aumenta la loro shelf-life.

Mike Morley-Bunker della Lincoln University della Nuova Zelanda e lo scienziato cinese Zhang YuXing sono partiti dall'esigenza di rispondere alla crescente domanda da parte dei consumatori per frutta non trattata chimicamente e che però duri più a lungo.

L'acido salicilico, cioè la sostanza contenuta nell'aspirina, è naturalmente prodotto da molti frutti, vegetali e fiori e gioca un ruolo nello sviluppo dei fiori e nella maturazione della frutta. Per condurre l'esperimento, i ricercatori hanno misurato il peso, la consistenza della polpa e il contenuto di zuccheri delle pere, alcune delle quali sono state poste in una soluzione di acido salicilico per 24 ore prima di essere conservate a temperatura ambiente per due settimane.

I risultati hanno mostrato un livello di decadimento delle pere trattate assai minore rispetto a quelle non trattate. L'impiego di aspirina per allungare la vita delle composizioni floreali era già noto, ma finora nessuno al mondo aveva mai provato a trattare con aspirina solo la parte esterna delle pere.

Il ricercatore Mike Morley-Bunker ha commentato: "Sappiamo che i cambiamenti fisiologici della frutta nel processo di invecchiamento sono strettamente legati alla respirazione decrescente del frutto e alla produzione di etilene. Il nostro trattamento ha dimostrato come questo processo possa essere notevolmente rallentato."

Lo studio è stato effettuato sulla varietà di pera Taylor's gold, una mutazione naturale scoperta nel 1980 in un frutteto a Nelson e ora popolare in tutto il mondo.

Fonte: Nzherald.co.nz