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"Richard Branson (Virgin) interviene sulle "food-miles"

Roma - Il miliardario inglese Richard Branson, proprietario della compagnia aerea Virgin, è intervenuto nel dibattito sulle "food-miles", accusando la Marks & Spencer di lasciare l'Africa in braghe di tela, se le importazioni di prodotti da quel paese verranno ostacolate o ridotte con la scusa che vengono trasportati per via aerea e che perciò sono più inquinanti per l'ambiente. La Marks & Spencer ha infatti deciso di "marchiare" con un'etichetta che riporta il disegno di un aereo tutti i prodotti d'importazione che vengono trasportati via aria.

Richard Branson è del parere che il mondo occidentale non possa rimanere indifferente circa lo stato di povertà di milioni di agricoltori africani e che debba semmai facilitarne le esportazioni."Il commercio è di fondamentale importanza per quelle regioni. Solo così si potranno costruire scuole e offrire un futuro migliore alle nuove generazioni di africani", ha affermato Branson. Più di un milione di persone in Africa dipende proprio dall'esportazione di prodotti ortofrutticoli sul mercato inglese.

Nel frattempo, una minuziosa analisi pubblicata dal Sunday Telegraph dimostra che non sempre un tragitto più lungo comporta un maggior inquinamento e che tutta la questione delle "food-miles" non sta in piedi. Uno studio della Lincoln University ha dimostrato che in taluni casi le produzioni locali (inglesi) sono responsabili di maggiori emissioni di CO2 (anidride carbonica) rispetto alle stesse identiche produzioni realizzate in maniera più efficiente dall'altra parte del globo e che risultano perciò - pur sommandovi sopra il dispendio energetico dovuto al trasporto - ben meno inquinanti e dannose per l'ambiente.

Su tutta la questione, anche noi abbiamo già avanzato qualche modesto dubbio (vedi articolo correlato).

Clicca qui per leggere l'articolo del Telegraph (in inglese).